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omicidio di chiara poggi
01 Giugno 2025 - 19:53
I rilievi nella casa di via Pascoli all'epoca del delitto. Nel riquadro, Andrea Sempio
La difesa di Andrea Sempio – il 37enne nuovamente indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi – ribadisce la propria linea: nessuna iniziativa investigativa autonoma, almeno per ora. «Indagini difensive? Allo stato stiamo fermi, dal momento che quelle offensive sono al nulla», ha dichiarato l’avvocato Massimo Lovati, che difende Sempio insieme alla collega Angela Taccia, continuando a manifestare perplessità sugli elementi della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco.
Una posizione che arriva a pochi giorni dall’inizio dell’incidente probatorio fissato per il 17 giugno. In quell’occasione, verranno analizzati diversi reperti – alcuni dei quali mai esaminati prima, altri rivalutati alla luce di nuove tecniche scientifiche – nel corso dei nuovi accertamenti genetici che sono stati disposti dal giudice. L’unico rilievo avanzato dalla difesa di Sempio riguarda la cosiddetta "catena di custodia", ovvero è stato chiesto di approfondire come e in che condizioni siano stati conservati nel tempo i reperti che saranno al centro delle nuove analisi.
L'avvocato Lovati ha precisato che la difesa si atterrà alla lista stabilita dal giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli, che ha già autorizzato il prelievo del Dna per una serie di soggetti da confrontare con i profili genetici finora emersi. Oltre a Sempio e Stasi, i test riguardano anche i componenti della famiglia Poggi, familiari e amici, il medico legale intervenuto all’epoca, alcuni investigatori della prima inchiesta e i soccorritori che per primi entrarono nella villetta.
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