Delitto Garlasco: il piazzale del santuario della Bozzola “off limits” per i giornalisti

Dopo le ordinanze per via Pascoli e via Canova, dove vivono la famiglia Poggi e la famiglia Sempio, il sindaco di Garlasco Simone Molinari ne ha firmata una terza, questa volta per limitare l’accesso ai giornalisti nel piazzale del santuario della Madonna della Bozzola, altro luogo preso d’assalto dalle troupe televisive e dagli inviati dalle varie testate dopo la riapertura dell’inchiesta sul delitto di Chiara Poggi. Il santuario, infatti, è al centro di una delle cosiddette “piste alternative”, per la vicenda dell’estorsione a sfondo sessuale ai danni di don Gregorio Vitali, ex rettore del santuario, che è stata messa in relazione con il possibile movente dell'omicidio. Una ipotesi al momento senza alcun riscontro, ma che ha portato nei giorni scorsi sia la Diocesi di Vigevano, sia la Congregazione della Sacra Famiglia del santuario a intervenire direttamente per smentire illazioni e ogni possibile collegamento con le attuali indagini sull’omicidio di Chiara Poggi.

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Venerdì, dopo aver ricevuto anche una comunicazione da parte del rettore del santuario, il primo cittadino ha deciso di adottare una ulteriore ordinanza che limita l’accesso del piazzale della Bozzola agli operatori dei mass media per garantire «la dignità e la serenità delle attività religiose senza interferenze che possano disturbare la pratica del culto e la libertà religiosa», e per ragioni di «sicurezza e ordine pubblico», si legge. 

«Sarà mantenuto il transito e la possibilità di accesso ai residenti ed ai fedeli, salvo cause di forze maggiore per esigenze di ordine pubblico», è inoltre precisato nell’ordinanza, che è stata trasmessa alla polizia locale e alla Prefettura, oltre ai vari uffici competenti.

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