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L'APPELLO DELLE ASSOCIAZIONE DEI VIAGGIATORI

Treni, arriva l'estate: la situazione continua a peggiorare

«Necessaria una presa di coscienza e interventi non più procrastinabili»

Umberto Zanichelli

Email:

umberto.zanichelli@ievve.com

10 Luglio 2025 - 17:54

Treni, arriva l'estate: la situazione continua a peggiorare

L’estate è arrivata e con essa i disservizi ferroviari in Lombardia, in realtà mai scomparsi, si sono fatti ancora più evidenti. A spiccare maggiormente, in quadro sostanzialmente negativo, sono le linee  del sud della regione. Tra esse la Milano-Mortara nella quale nel periodo monitorato dall’associazione MiMoAl, che con le altre che rappresentano i viaggiatori, tiene sotto controllo costantemente la situazione, che va dal 16 giugno al 6 luglio, la percentuale dei ritardi è stata del 17,8% e quella delle soppressione del 5,26% rispetto all’obiettivo fissato del 2,40%. Male anche la Pavia-Mortara-Vercelli con il 10,73% di ritardi e il 4,13% delle soppressioni contro un obiettivo fissato del 4%.

«Questo degrado del servizio - dicono i rappresentanti dei pendolari - sta mettendo a dura prova la resistenza fisica e nervosa di migliaia di viaggiatori. I guasti sono da ascrivere sia al gestore dell'infrastruttura Rfi ma, soprattutto, in maniera prevalente all'impresa ferroviaria Trenord: guasti ai convogli, convogli con meno carrozze di quelle previste, bagni inutilizzabili, climatizzatore guasto, sono le principali cause quotidiane di disagio dei viaggiatori. Non è più rinviabile, da parte di regione Lombardia, una forte azione che costringa Trenord ad affrontare gli evidentissimi problemi di processo industriale e della logistica ma anche quelli di gestione del personale, dal momento che i numerosi scioperi evidenziano una conflittualità interna che non si vuole risolvere».

«Tutto ciò è stato fonte di allarme che noi, sia in forma pubblica che in maniera informale, abbiamo fatto presente a Regione Lombardia e a Trenord negli ultimi 7 anni. Allarmi inascoltati, nel migliore dei casi. Siamoo convinti che le penali irrogate a Trenord siano solo uno mero strumento economico di rendicontazione inadatto a pretendere l'esigibilità qualitativa e quantitativa del servizio ferroviario, mentre servirebbero strumenti molto più incisivi e coraggiosi. A tutto questo si aggiunge la pessima comunicazione sopratutto nei casi di degrado del servizio: quella di Rfi è in miglioramento, costantemente disastrosa quella di Trenord sia in modalità app che sul sito internet. Di tutto ciò abbiamo numerose evidenze registrate e archiviate che renderanno nulle le eventuali contro deduzioni dell'impresa ferroviaria. Non possiamo altresì tacere la legittima ma pessima decisione di Regione Lombardia di abolire il bonus a favore degli indennizzi che ha comportato come risultati immediati l'occultamento di fatto delle pessime performance del servizio ferroviario e la quasi scomparsa dei ristori a favore dei viaggiatori abbonati. Ricordiamo che Art (autorità di regolazione dei trasporti) si è pronunciata dicendo che la stessa autorità non ha mai chiesto l'abolizione del bonus ferroviario che poteva coesistere con gli indennizzi così come è stato per 8 mesi da maggio a dicembre 2023. Confidiamo nel fatto che le istituzioni, i partiti politici, gli organi di informazione, i viaggiatori e i cittadini si rendano conto di quanto la situazione sia grave e che chi ha potere decisionale faccia un esame di coscienza su come sia stato possibile un tracollo rispetto ai livelli di servizio più che buoni, qualitativamente e quantitativamente, di 10 anni fa con Expo: allora i convogli erano vecchi, di quelli nuovi non se ne parlava ancora ma probabilmente si era in grado di gestire meglio il servizio ferroviario regionale; due amministratori delegati fa di Trenord».

 

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