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omicidio chiara poggi
22 Luglio 2025 - 17:28
È fissata per domani, mercoledì 23 luglio, l’udienza in Tribunale a Pavia per la nomina del perito dattiloscopista Domenico Marchigiani, incaricato di eseguire nuove analisi sulle impronte rilevate nel 2007 sulla scena del delitto di Chiara Poggi, la 26enne uccisa nella sua abitazione di Garlasco il 13 agosto di diciotto anni fa; per l’omicidio è stato condannato in via definitiva il fidanzato Alberto Stasi. Gli accertamenti dattiloscopici sono stati disposti dal giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli, nell’ambito delle nuove indagini che vedono indagato per omicidio in concorso Andrea Sempio, amico del fratello della vittima.
L'estensione delle analisi, richiesta dalla Procura di Pavia, riguarda reperti già oggetto di precedenti esami — come le confezioni di tè, cereali e yogurt — ai quali ora si aggiungono anche i fogli di acetato su cui, all’epoca, furono repertate tracce papillari.
Nel frattempo, emerge che la cosiddetta "Traccia 33" sarebbe andata distrutta. Secondo quanto ricostruito, quella porzione di impronta — che l’accusa attribuisce ad Andrea Sempio e che era stata isolata sulla parete delle scale che conducono alla cantina, proprio dove venne ritrovato il corpo della vittima — sarebbe stata prelevata e grattata via dal muro all’epoca dei fatti.
Ma oggi non risulta tra i reperti custoditi presso il Ris di Parma. La Procura, ha rigettato la richiesta di analisi su quel campione, spiegando che «è stata interamente utilizzata» e quindi non sarebbe più disponibile per ulteriori verifiche di tipo biologico che erano state richieste dagli avvocati della famiglia Poggi.
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