Delitto Poggi, i genitori di Chiara: «Vogliamo passare l’anniversario in silenzio»

«Non abbiamo niente da dire. Vogliamo solo trascorrere l’anniversario in silenzio e da soli. Grazie per la comprensione». A diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, i genitori avrebbero voluto vivere l’anniversario nella dimensione privata di un lutto mai sopito. Ma la riapertura delle indagini sul delitto di Garlasco, avvenuta lo scorso marzo, ha riportato il caso al centro dell’attenzione mediatica.

La nuova inchiesta, che coinvolge indirettamente anche il figlio minore Marco – finito nel vortice delle cronache per l'amicizia con Andrea Sempio, oggi indagato – ha riacceso talk show e prime pagine, trasformando un anniversario di dolore in un nuovo caso di interesse nazionale.

Omicidio Poggi, il Dna maschile ignoto sulla garza deriva da una contaminazione in sala autoptica. Ora nuovi approfondimenti sulle cause della morte

Le ulteriori verifiche sono state affidate alla professoressa Cristina Cattaneo

Mamma Rita e papà Giuseppe, che considerano la vicenda chiusa dopo la condanna definitiva di Alberto Stasi nel 2015 e i successivi tentativi falliti di riapertura da parte della difesa, hanno scelto il silenzio di fronte agli ultimi sviluppi dell'inchiesta riaperta dalla Procura di Pavia.

Quest’anno non sono previste celebrazioni pubbliche o messe di suffragio, come accadeva ogni 13 agosto: inizialmente al santuario della Madonna della Bozzola, poi nella chiesa parrocchiale di Garlasco. Eventuali momenti di ricordo avverranno in forma strettamente privata.

L’omicidio di Garlasco il 13 agosto 2007: oggi la messa per ricordare Chiara Poggi

È stata celebrata all’interno della chiesa parrocchiale