Arrestato in Svizzera il latitante legato ai ricatti al santuario della Madonna della Bozzola


È stato arrestato a Zurigo, in esecuzione di un mandato di cattura internazionale, Flavius Savu, cittadino romeno da tempo latitante. A riportare la notizia è stato il Il Tempo. Savu era stato condannato in via definitiva insieme al connazionale Florin Tanasie per l’estorsione ai danni di don Gregorio Vitali, all’epoca rettore del santuario della Madonna della Bozzola, a Garlasco.

Il caso risale al 2014, quando i due romeni riuscirono a ricattare Vitali attraverso la minaccia di diffondere dei video compromettenti; fu una vicenda che scosse profondamente la comunità religiosa locale.

Santuario della Bozzola e inchiesta per l’omicidio di Chiara Poggi: la Diocesi di Vigevano respinge illazioni

Ecco la nota ufficiale in cui si prende posizione anche sui fatti del 2014

Il nome di Savu è tornato a circolare di recente in parallelo con la riapertura delle indagini sul delitto di Garlasco, l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto 2007; la nuova inchiesta ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Sempio, attualmente accusato di concorso in omicidio. Lo stesso Savu, nei mesi scorsi, aveva rilasciato dichiarazioni che collegavano l’assassinio della 26enne a presunti segreti legati al santuario. Secondo il latitante, la giovane sarebbe stata uccisa da qualcuno che voleva impedirle di rivelare ciò che aveva scoperto.

Garlasco, la Procura esaminerà i dossier sul sacerdote ricattato: ipotesi legame con l’omicidio di Chiara Poggi

Si indaga su un possibile collegamento tra il delitto e l’estorsione ai danni dell'ex rettore del santuario della Bozzola. Estesi i prelievi del Dna

«Chiara non aveva amanti né segreti»

I genitori della vittima intervengono indignati dopo le illazioni che circolano su media e social Gli avvocati dei Poggi: «Ricostruzioni romanzesche»

Dal santuario ai riti satanici. E c’è pure la frase decrittata. Le piste "alternative" sul delitto di Garlasco

La Congregazione della Sacra Famiglia nei giorni scorsi ha smentito qualsiasi coinvolgimento