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gli sviluppi
16 Settembre 2025 - 16:58
I carabinieri in via Pascoli lo scorso giugno (foto di Jose Lattari)
Non ci sarebbero tracce riconducibili a un secondo assassino nell’omicidio di Chiara Poggi, la giovane uccisa il 13 agosto 2007 nella sua abitazione di Garlasco. È quanto emergerebbe dalla relazione depositata oggi in Procura a Pavia dal Ris di Cagliari, guidati dal tenente colonnello Andrea Berti, che ha illustrato il contenuto ai pubblici ministeri.
Il documento, di più di 300 pagine, si basa sull’analisi delle macchie di sangue rinvenute sulla scena del delitto attraverso la tecnica della Bloodstain pattern analysis (Bpa), che consente di ricostruire dinamica e modalità di un’aggressione a partire dalla disposizione e dalla forma delle tracce ematiche.
Lo scorso 9 giugno i carabinieri del reparto scientifico avevano effettuato un sopralluogo nella casa di via Pascoli nell'ambito della nuova inchiesta che vede come indagato Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, ora accusato di omicidio in concorso. Con l’ausilio di strumenti avanzati – con scanner laser e droni – era stata realizzata anche una ricostruzione tridimensionale della scena del crimine, elemento confluito nella consulenza consegnata oggi agli inquirenti.
Ora si attende la consulenza della professoressa Cristina Cattaneo, una delle massime esperte in Italia in antropologia forense, incaricata di analizzare le cause della morte e vari aspetti come la possibile arma del delitto, le lesioni riportate dalla vittima e l'ipotesi che i colpi siano stati inferti da più di una persona.
Notizia in aggiornamento
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