Il padre di Andrea Sempio sul foglietto trovato in casa: «Scritto da me, quei 20-30 euro forse per bolli o documenti»

Giuseppe Sempio, padre di Andrea Sempio – unico indagato per omicidio in concorso nel nuovo filone d’indagine sul delitto di Chiara Poggi – ha confermato di aver scritto l'appunto trovato nella sua abitazione di Garlasco e ora finito al centro dell’attenzione degli inquirenti. «Sì, era un pizzino che ho scritto io. Mi ricordo di averlo fatto. I 20-30 euro di cui si parla oggi non hanno particolare significato: erano 20 o 30 euro, difficile stabilire a distanza di tanti anni a cosa servissero», ha dichiarato alla trasmissione di Rete Quattro Quarto Grado, collegandosi dalla casa di famiglia, perquisita ieri da Guardia di finanza e carabinieri.

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Il foglietto, su cui compare la scritta «Venditti gip archivia X 20.30 euro», è stato sequestrato dai carabinieri e confluisce in un fascicolo per corruzione in atti giudiziari aperto dalla Procura di Brescia. Al momento l’unico indagato in questo procedimento è l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti. Oltre al "pizzino", gli inquirenti stanno valutando anche una serie di intercettazioni e i rapporti tra alcuni membri della sezione di polizia giudiziaria e la procura pavese.

Secondo il padre di Sempio, quelle somme potrebbero essere legate a spese burocratiche: «Poi mi è stato detto che forse erano soldi per marche da bollo o per documenti da ottenere tramite gli avvocati. Dipendevamo molto dai nostri legali», ha aggiunto.

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