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29 Ottobre 2025 - 12:27
Da sinistra: il senatore Matteo Renzi (Italia Viva) e l'assessore del comune di Garlasco Riccardo Invernizzi (Forza Italia)
Le parole del ministro della Giustizia Carlo Nordio sul caso Garlasco — «a un certo punto bisogna avere il coraggio di arrendersi», aveva detto, riferendosi alla complessità e alla durata delle indagini — continuano a suscitare reazioni politiche. Dopo le critiche del senatore Matteo Renzi, che ha definito «sconcertanti» le affermazioni del Guardasigilli, è arrivata la replica di un assessore del comune di Garlasco, Riccardo Invernizzi (Forza Italia), che con un post su Facebook ha invitato il leader di Italia Viva a riflettere sul peso delle parole utilizzate.
Il senatore Renzi ieri aveva attaccato duramente Nordio: «Sul caso Garlasco – scrive Renzi – dobbiamo arrenderci, dice Nordio. Ecchisenefrega se le indagini sono state fatte male, se ci sono ancora dubbi sulla colpevolezza del condannato, se ci sono nuovi indagati, se qualche magistrato ha tradito, se le Istituzioni hanno fallito. Eccola la Giustizia di questo Governo: arrendersi. Nella Patria del diritto il ministro della Giustizia propone di arrendersi all'ingiustizia. Trovo le parole di Nordio sconcertanti e capisco perché quel ministero è ormai una macchina impazzita e fuori controllo. Arrendetevi, dice il Ministro. Ma non lo dice ai criminali, lo dice agli inquirenti. Garlasco è la vergogna nazionale, Nordio è l'imbarazzo senza fine».
Una presa di posizione che ha provocato la reazione dell’assessore di Garlasco Riccardo Invernizzi, che ha definito le parole di Renzi «un’espressione che si poteva e si doveva risparmiare». In un lungo post pubblicato sui social, l’assessore ha spiegato di parlare «da cittadino prima ancora che da persona impegnata in politica», accusando il senatore di utilizzare una formula «utile solo per fare un click in più, una formula male espressa, che fa passare un concetto gravemente sbagliato, offensivo e completamente lontano dal vero».
Nel suo intervento, l’assessore ha sottolineato che «non lo meritano le famiglie coinvolte in questa tragedia, ma nemmeno la nostra comunità cittadina». E ha aggiunto: «Vede, Senatore Renzi, utilizzare l’espressione “Garlasco vergogna nazionale” per argomentare in modo maldestro un suo attacco personale al ministro Nordio risulta come un esercizio goffo e fuorviante. Garlasco è ben altro rispetto alla cronaca nera. È una terra di commercio, di associazionismo, di impresa, una terra di lavoratrici e di lavoratori, di cultura e, nel suo piccolo, anche di storia».
L’assessore ha poi invitato Renzi a chiedere scusa alla città: «Dietro all’espressione “vergogna nazionale” ci sono cittadine e cittadini che di nulla devono avere vergogna, ci sono famiglie che soffrono, professionisti che cercano le condizioni migliori, spesso in modo vano, per indagare su una verità che si sta mischiando con il gossip e il folclore. Ecco perché la politica deve essere supporto e non ostacolo, esercizio di analisi nel profondo e non di superficie».
Poche ore dopo è arrivata la controreplica del consigliere comunale Enzo Rossato, che è presidente di Italia Viva Lomellina: «Il senatore Renzi ha espresso una forte critica al Ministro Nordio, reo di aver suggerito l’idea di “arrendersi” di fronte a un caso di cronaca nera ancora pieno di ombre e dubbi. Il bersaglio è il sistema, non la città: si vuole chiarire che l’espressione “Garlasco vergogna nazionale” è un riferimento alla vicenda giudiziaria e investigativa che ha caratterizzato questo tragico caso di cronaca nera, e non in alcun modo, alla comunità di Garlasco (...) La “vergogna nazionale” a cui allude Renzi è l’eventuale fallimento dello Stato nel garantire giustizia».
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