Resta aggiornato
Cerca
la vertenza
31 Ottobre 2025 - 16:32
(foto di repertorio)
Il Consiglio di Stato ha sospeso la delibera con cui la giunta regionale della Lombardia, lo scorso 14 luglio, aveva autorizzato la caccia “in deroga” a fringuelli e storni per il periodo compreso tra il 1° ottobre e il 30 novembre 2025. Il provvedimento regionale prevedeva l’abbattimento di 97.637 fringuelli e 36.552 storni. La decisione dei giudici di Palazzo Spada arriva in seguito al ricorso presentato da diverse associazioni ambientaliste e animaliste – Lac, Lav, Enpa, Lndc, Lipu e Wwf Italia – che avevano chiesto la sospensione della delibera. Il Tar della Lombardia, il 23 settembre, aveva respinto la richiesta cautelare, ma le organizzazioni hanno poi impugnato la decisione davanti al Consiglio di Stato.
Nel provvedimento di sospensione, i giudici hanno rilevato che, «in esito alla sommaria delibazione propria della fase cautelare, le censure articolate nel ricorso introduttivo del giudizio risultano meritevoli di adeguato approfondimento», soprattutto per quanto riguarda «l’inadeguatezza della motivazione» alla base della delibera regionale, «in punto assenza di altre soluzioni soddisfacenti».
Il Consiglio di Stato ha inoltre richiamato l’importanza del parere dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale), che ha definito i quantitativi di prelievo su scala nazionale — 230.242 storni e 581.302 fringuelli per l’autunno 2025 — come «quantità relativamente piccole». Secondo i giudici, questa valutazione introduce «un elemento di incertezza circa l’effettivo rispetto del criterio della "piccola quantità", che deve essere rigorosamente inteso».
I magistrati hanno anche evidenziato che «i dubbi relativi alla sussistenza del requisito pregiudiziale di legittimità della caccia in deroga (...) costituito appunto dalla assenza di altre soluzioni soddisfacenti, implica la possibile illegittimità della impugnata delibera della giunta regionale della Lombardia a prescindere dal numero di esemplari che rappresentano la "piccola quantità"». Alla luce di queste considerazioni, il Consiglio di Stato ha disposto «la sospensione della delibera di giunta regionale sopra indicata», invitando il Tar della Lombardia a fissare l’udienza di merito.
L'INTERVENTO DELL'ASSESSORE REGIONALE BEDUSCHI
«Come sempre – è stato l'intervento dell'assessore regionale ad Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Alessandro Beduschi – le sentenze dei tribunali vanno rispettate, ma la decisione del Consiglio di Stato di oggi è davvero difficilmente comprensibile, visto che tutti gli atti di regione Lombardia sul prelievo in deroga hanno seguito rigorosamente quanto previsto dalla legge e osservato il parere di Ispra sulle piccole quantità, così come ribadito dal Tar Lombardia che ci aveva dato ragione in occasione del primo ricorso. Continuiamo a lavorare non in modo ideologico, ma con il supporto e il rigore dei dati scientifici per assicurare che la caccia possa svolgersi nel pieno rispetto delle normative. Spiace notare come sia oggettivamente sempre più difficile farlo in un contesto di incertezza del diritto, a seconda di chi esamina le istanze – ha concluso Beduschi – con sentenze che spesso contraddicono di anno in anno quelle precedenti».
L’Informatore Vigevanese - via Trento 42/b 27029 - Vigevano (PV)
Tel. 0381.69711 - informatore@ievve.com
Copyright(©) 2012-2024 Ievve S.r.l.
TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI. NESSUNA RIPRODUZIONE PERMESSA SENZA AUTORIZZAZIONE
Powered by Miles 33