Cerca

l’operazione dei carabinieri in lomellina

Arrestato un minorenne per propaganda jihadista: si addestrava online con manuali per esplosivi

Il ragazzo tunisino, residente in provincia di Pavia, è accusato di far parte di un’organizzazione terroristica. Indagata anche una coetanea

Ilaria Dainesi

Email:

ilaria.dainesi@ievve.com

04 Novembre 2025 - 11:21

Arrestato un minorenne per propaganda jihadista: si addestrava online con manuali per esplosivi

Un ragazzo minorenne di origine tunisina, residente in Lomellina, è stato arrestato questa mattina (martedì) dai carabinieri del Ros (Raggruppamento operativo speciale), con la collaborazione dei militari dei Comandi provinciali di Milano e Pavia, con l’accusa di far parte di un’organizzazione con finalità di terrorismo internazionale e di istigazione a delinquere aggravata dall’uso di strumenti informatici. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip del Tribunale per i Minorenni di Milano, su richiesta della Procura per i minorenni.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il giovane si sarebbe auto-radicalizzato a partire dal 2024, entrando in contatto con un circuito telematico internazionale «strutturato e dedito alla propaganda della jihad e del martirio». In questa fase avrebbe avviato un percorso di auto-addestramento, procurandosi manuali per la costruzione e l’assemblaggio di ordigni esplosivi e incendiari con materiali di facile reperibilità. Dalle indagini sarebbe inoltre emersa «la volontà di andare a combattere in area di conflitto».

L’indagine, avviata nell’ottobre 2024, ha consentito di individuare una rete di utenti attivi sui social network, collegati anche a gruppi internazionali, impegnati nella diffusione di contenuti di propaganda jihadista riconducibili allo Stato Islamico -Isis. L’obiettivo, spiegano gli inquirenti, era quello di «reclutare giovani da instradare nelle aree di conflitto».

Gli investigatori hanno monitorato diversi profili social riconducibili al ragazzo, utilizzati per «un’incessante attività di pubblicazione e promozione di contenuti multimediali di chiara impronta jihadista», che esaltavano figure di spicco del terrorismo islamico. Dalle analisi sono inoltre emersi anche contatti diretti con altri soggetti, alcuni già arrestati in passato per reati di terrorismo, coinvolti nella diffusione di materiali di propaganda che incitavano alla violenza.

Lo stesso minore avrebbe istigato altri soggetti, molti dei quali minori, a giurare fedeltà allo Stato Islamico. I militari dell’Arma hanno inoltre eseguito una perquisizione nei confronti di una ragazza minorenne, di origini egiziane e residente a Milano, che era stata inserita nello stesso gruppo online.

Notizia in aggiornamento

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su L'informatore

Caratteri rimanenti: 400