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25 novembre

Violenza di genere, le iniziative in programma a Vigevano

Domani mattina la commemorazione davanti alla fontana della stazione ferroviaria

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

24 Novembre 2025 - 10:35

Violenza di genere, tutte le iniziative in programma a Vigevano

La città di Vigevano si prepara a celebrare la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” con una serie di iniziative che uniscono memoria, simboli e partecipazione collettiva. Il progetto più significativo è “Amore e libertà”, che ha coinvolto oltre 600 studenti di tutte le scuole superiori vigevanesi con laboratori psicoeducativi condotti dal personale del centro antiviolenza Kore e di Asst Pavia, che ha accompagnato i ragazzi nella lettura del libro “Cara Giulia”, scritto da Gino Cecchettin, il padre della studentessa 22enne uccisa l’11 novembre 2023 dall’ex fidanzato. Il percorso, promosso dal Comune, è terminato con un doppio appuntamento mercoledì scorso al teatro Cagnoni con protagonista Gino Cecchettin.

Tra le iniziative organizzate in occasione del 25 novembre, l’azienda Asm Energia ha donato due panchine rosse: una collocata all’interno del parco comunale di viale Beatrice D’Este, l’altra nell’area verde di via Ippocrate. «Un gesto semplice – hanno spiegato dall’amministrazione comunale –, ma dal forte valore simbolico, che vuole ricordare le donne vittime di violenza e ribadire l’impegno della città su un tema che resta drammaticamente attuale».

Le panchine rosse, ormai riconosciute come segno di sensibilizzazione contro i femminicidi e la violenza di genere, diventeranno nuovi punti di riferimento visivo e civile negli spazi pubblici cittadini. Come avviene dal 2021, domani mattina (martedì 25) l'amministrazione comunale di Vigevano renderà omaggio alle vittime con una cerimonia commemorativa. L’appuntamento, alla presenza del sindaco Andrea Ceffa e dell’Assessore alle pari opportunità Nunzia Alessandrino, si svolgerà davanti alla fontana della stazione ferroviaria, con ritrovo alle ore 11.30.

Alla manifestazione parteciperanno alcune classi delle scuole superiori, che leggeranno i nomi delle vittime di femminicidi del 2025 e interpreteranno tre brani musicali, accompagnati da due insegnanti dell’Istituto musicale Costa. Le iniziative proseguiranno al “Giardino della vita” di via Brigate Partigiane, dove verrà posata una corona sulla targa dedicata a Giovanna Reggiani, morta a 47 anni, nel novembre 2007, dopo due giorni di agonia in ospedale in seguito a una brutale aggressione che subì nei pressi della stazione Tor di Quinto a Roma, mentre stava facendo rientro a casa.

La campagna “…questo NON è AMORE” della polizia di Stato intende smontare gli stereotipi e le false credenze legate alla violenza nei confronti delle donne, portando le forze dell’ordine direttamente tra la gente, nei luoghi pubblici con una presenza visibile e rassicurante, fatta di ascolto, accoglienza e informazione. Ogni anno, le Questure organizzano numerosi eventi di sensibilizzazione sul territorio nazionale dove si registra una consistente partecipazione della cittadinanza. Proprio grazie a questi incontri informali, è possibile rompere il silenzio e aiutare le donne a riconoscere i segnali di pericolo. Nel corso degli incontri viene divulgato un opuscolo informativo (a livello cartaceo e digitale) che tratta in modo specifico i temi della violenza domestica e di genere garantendo una prevenzione concreta. Nell’opuscolo ricorda che uscire dalla spirale della violenza è possibile: per questo sono presenti numeri utili, indirizzi dei centri antiviolenza, strumenti normativi previsti dal legislatore, storie di donne che hanno trovato il coraggio di denunciare e molto altro ancora.
Per la nona edizione, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella prefazione della brochure ricorda che «la violenza contro le donne non è mai un numero: è una vita violata, una dignità calpestata, un dolore che attraversa l’intera società. Non possiamo limitarci a contarne i casi: ogni femminicidio è una ferita che riguarda tutti, istituzioni e cittadini, e che richiede una risposta corale e responsabile».

Testimonial del progetto è la conduttrice televisiva e attrice Michelle Hunziker: «La tutela delle donne che si ottiene con l’applicazione delle leggi deve essere supportata da un profondo cambiamento culturale, che deve avvenire nella mente e nel cuore di tutti noi. Per questo è importante sensibilizzare, specialmente i più giovani, e accompagnare le vittime di violenza verso il raggiungimento dell’indipendenza economica. Denunciare non è un obbligo né una condanna, semmai un’opportunità. È il primo passo per essere, o tornare a essere, sicure, autonome, libere».

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