Vigevano, Matteo Bettanti, il ritorno: «Sorpreso dalla straordinaria ondata di affetto»

Avvolto da una inattesa ondata d’affetto. E’ la prima sensazione che Matteo Bettanti, 21 anni, cestista emergente della scuola vigevanese, racconta del “dopo” l’incidente dello scorso 8 novembre in corso Genova a causa del quale è rimasto seriamente ferito. Dai social sono arrivati messaggi di incoraggiamento a lui e a suoi familiari ma non sono mancati, i per fortuna pochi, “haters” che in queste occasioni sanno sempre distinguersi.

«Augurare il peggio ad un ragazzo di 21 anni vittima di un grave incidente li qualifica per quello che sono – dice serenamente Bettanti – Preferisco pensare alle tante persone, molte delle quali non conoscevo, che hanno voluto esprimere il loro incoraggiamento in quei momenti molto difficili». Perché dopo lo schianto in corso Genova il ventunenne vigevanese è stato mantenuto in stato di sedazione per alcuni giorni. «Di quelli ho un ricordo sfocato – racconta – mentre di quelli successivi ricordo tutto. Sono stato una settimana e mezza immobilizzato a letto, poi ho iniziato la riabilitazione e i primi giorni sono stati molto duri». Una riabilitazione sia fisica che cognitiva. «Lavoro sulla memoria a breve e medio termine con una serie di test: ho appena concluso la prima settimana che è andata molto bene. Sono ottimista».

Sui tempi di recupero non ci sono riferimenti precisi ma se non ci saranno imprevisti si andrà verso la normalità già dall’inizio del nuovo anno. «Dovrà procedere per gradi – racconta ancora – e quando i medici mi daranno il via libera tornerò anche al basket, prima senza contatto e poi in modo completo. Ho passato giorni difficili ma lo sono stati forse anche di più per i miei familiari ai quali in tantissimi hanno voluto esprimere vicinanza e incoraggiamento, come ha fatto con me tanta gente domenica al palaElachem. A tutti voglio mandare un infinito ringraziamento. Adesso continuo il mio percorso con l’obiettivo di ripartire prima possibile con tutti i progetti che voglio realizzare».