Aveva il divieto di dimora, ma era al bar: arrestato 27enne di Gambolò

Non poteva avvicinarsi alla casa di famiglia e dimorare a Gambolò, il suo paese. Nonostante questo i carabinieri l'hanno trovato fuori da un bar del centro. Ieri alle 12,30 proprio i militari hanno arrestato questo 27enne con precedenti, dopo averlo notato dove non doveva essere.

Costui il 19 novembre aveva ricevuto l’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento, venendo allontanato dalla casa familiare. Inoltre, a seguito del suo mancato consenso all’applicazione del braccialetto elettronico, era stato destinatario nella stessa data anche della misura del divieto di dimora nel Comune di Gambolò. I provvedimenti, disposti dall’autorità giudiziaria di Pavia, erano scaturiti dalla querela presentata dalla madre, classe 1965, per reiterati maltrattamenti che era costretta a subire, nonostante già una prima condanna del figlio per gli stessi reati dello scorso maggio. In un’occasione, a seguito dell’ennesimo litigio con la vittima, il 27enne l’aveva colpita con calci e pugni, costringendola a ricorrere alle cure mediche presso il pronto soccorso dell’ospedale civile di Vigevano.

I carabinieri, quindi, notata la presenza dell’uomo nel territorio, hanno invertito la marcia mentre il 27enne, alla vista della pattuglia, ha tentato, invano, di nascondersi all’interno del bar. L’uomo infatti, una volta bloccato, è stato tratto in arresto per violazione della misura cautelare in atto ai sensi dell’articolo 387 bis, e, successivamente, è stato accompagnato presso gli uffici della Compagnia Carabinieri di Vigevano per le formalità di rito, e trattenuto nella camera di sicurezza della sede in attesa del giudizio direttissimo che si è tenuto questa mattina. Il giudice ha convalidato l'arresto senza misure cautelari e ha rinviato il procedimento al prossimo 13 aprile.