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Rogo doloso della Eredi Bertè di Mortara. Si è aperto il processo d'appello a Milano

Il procedimento è rinviato a marzo. Si terrà conto del possibile concordato, anche in questo caso, come per la bancarotta

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

19 Dicembre 2025 - 23:55

Rogo doloso della Eredi Bertè di Mortara. Si è aperto il processo d'appello a Milano

Il rogo alla Eredi Bertè di Mortara

Dopo il rinvio a gennaio del processo d'appello per per bancarotta, autoriciclaggio, false fatturazioni e reati ambientali che vede imputato Vincenzo Bertè, 58 anni, titolare della Eredi Bertè Antonino srl di Mortara oggi (venerdì) in Tribunale a Milano si è aperto ed è stato rinviato a marzo il procedimento d'appello che vede imputato lo stesso Bertè per il rogo doloso scoppiato il 6 settembre 2017. In seguito a quell’evento la società fallì e vennero riscontrati i reati per cui è in corso il primo procedimento in cui sono coinvolti anche Andrea Biani, 58 anni (condannato in primo grado a sette anni tenendo conto della complicità che ebbe nel rogo doloso) titolare della Eredi Bertè Ecology e Vincenzo Ascrizzi, 41 anni, connesso con Bertè per alcune attività fiscali in una società parallela e condannato in primo grado a 2 anni e sei mesi. Per Bertè è stato accettato il concordato di 4 anni ai domiciliari. Al 20 gennaio interverranno le difese di Biani e Ascrizzi. La Procura generale per loro aveva chiesto la riconferma delle condanne di primo grado. Nel caso del processo per l'incendio apertosi oggi in appello la sentenza di primo grado fu pronunciata il 18 settembre 2023. Bertè, ritenuto colpevole, fu condannato a 4 anni di reclusione. Oggi il Tribunale d'appello di Milano ha deciso di rinviare anche questo procedimento a marzo e e la decisione sulla condanna potrà essere concordata, anche in questo caso, tra difesa e Procura generale, tenendo conto del possibile accorpamento. La sentenza arriverà quindi solo dopo le udienze di gennaio e febbraio per la bancarotta. La prossima udienza per il rogo doloso è prevista per il 27 marzo. La difesa Bertè punta a uno sconto di pena complessivo tra i due processi a 4 anni e 8 mesi.

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