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Simac e Lineapelle, i commenti dei produttori

Terminata la settimana fieristica, che conferma la tendenza alla ripresa della filiera moda, nonostante i costi energetici e delle materie prime. Gli espositori vigevanesi e lomellini: «Siamo soddisfatti»

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

27 Settembre 2022 - 18:37

Simac e Lineapelle, i commenti dei produttori

MILANO - Si è conclusa la settimana delle fiere milanesi della moda. Dal 20 al 22 si sono svolte, in contemporanea, Simac e Lineapelle, manifestazioni che vedono la maggiore presenza di aziende vigevanesi e lomelline tra gli espositori. 

È il momento del bilancio tracciato dagli organizzatori e dei commenti dei protagonisti.

SIMAC

Si è chiusa all’insegna dell’ottimismo e di una rinnovata fiducia nell’immediato futuro l’edizione 2022 di Simac Tanning Tech, la manifestazione fieristica di settore più importante a livello internazionale per l’eccellenza e la competenza tecnologica per soluzioni produttive per la moda (macchine per calzature soprattutto) per l’automotive, l’arredamento e oltre.

Sono i numeri che confermano il trend positivo, a partire da quelli delle aziende espositrici presenti sui 13mila metri quadrati della fiera. Italia soprattutto, ma anche Turchia, Francia, Germania, Portogallo, Brasile, Messico, Spagna e India tra le 86 nazioni di provenienza dei visitatori.

La presidente di Assomac e Simac Maria Vittoria Brustia con la ministra Mariastella Gelmini in visita alla fiera 

Un’affluenza molto rilevante e più qualificata rispetto alla scorsa edizione, affermano gli organizzatori, con più di 4.000 accessi a cui vanno a sommarsi quelli attratti dalla potente sinergia tre le fiere meneghine che si è rinnovata quest’anno e che ha reso Milano il centro del mondo della filiera fashion.

Proprio il richiamo delle fiere unite è stato trainante e decisivo per il successo dell’appuntamento, unitamente alle innovazioni e ai servizi applicativi presentati dalla realtà multisettoriale che ha condiviso l’obiettivo di dare vita a ecosistemi produttivi all’insegna della sostenibilità economica, sociale e ambientale.

Uno degli incontri nello spazio "Assomac Talks"

Degna di nota la presenza di buyer e personalità istituzionali provenienti da 16 Paesi esteri di cui la manifestazione ha beneficiato anche in virtù della consolidata collaborazione con ITA/ICE Agenzia. Proprio la progressiva apertura dei mercati internazionali – ad esclusione, naturalmente, della Cina e dei Paesi interessati dal conflitto ucraino – rappresenta un segnale forte, confermato dalla presenza di Paesi storici accanto alle nuove realtà del continente africano. 

LINEAPELLE

L’edizione numero 100 del salone, svoltosi a Fiera Milano Rho dal 20 al 22 settembre 2022, ha raccolto dai suoi 1.134 espositori unanimi commenti caratterizzati da una concreta e rassicurante soddisfazione e ha aperto le porte all’ingresso di visitatori provenienti da 109 Paesi.

Un volume di presenze superiore del 32% a quello dell’edizione dello scorso febbraio e che dimostra, in virtù del +73% di arrivi dall’estero (sommati al +10% dall’Italia) e fatte salve alcune assenze inderogabili (i buyer cinesi, per esempio), come Lineapelle si sia messa la pandemia alle spalle.

In particolare, spiccano gli ingressi in forte crescita degli operatori di Stati Uniti, India, Messico, Turchia e di tutti i principali mercati europei, dalla Francia alla Regno Unito, dal Portogallo alla Spagna. Molto interessante il riscontro generalizzato di un significativo abbassamento dell’età media dei visitatori: buyer e addetti ai lavori più giovani, motivati e, soprattutto, competenti. Un segnale importante per la futuribilità di Lineapelle e di tutta la filiera.

«È stata una fiera bella, viva, ricca di contenuti e prospettive – commenta Fulvia Bacchi, CEO di Lineapelle -, con padiglioni frequentati fin dal primo minuto da una folla di operatori interessati, convinti, provenienti, come in passato, da tutto il mondo ed espositori che ci hanno dimostrato tutta la loro soddisfazione per l’esito positivo di Lineapelle 100».

«È stato un esito rassicurante per tutta la filiera – ribadisce il presidente di Lineapelle, Gianni Russo - soprattutto perché la congiuntura in cui stiamo operando crea enormi preoccupazioni e problemi, a cominciare dagli aumenti esponenziali dei costi energetici, che sfuggono al controllo degli operatori. Lineapelle 100, però, ha reso evidente la grande vitalità di tutto il settore, ponendosi come il momento di effettiva ripartenza».

I COMMENTI

Vittoria Brustia (Brustia Alfameccanica)

«C'è stata una buona affluenza, siamo contenti di avere visto tanti nuovi potenziali cienti. Sicuramente i temi cebntrali sono sostenibilità, digitalizzazione e innovazione, valori in cui crediamo molto e che cerchiamo di applicare ai nostri prodotti, imprenscindibili per offrire ai nostri clienti un buon servizio».


Massimo Angeleri (Officine Angeleri)

«Dopo due anni di pandemia siamo finalmente tornati ad allestire una fiera normale. Ci auguriamo che la buona affluenza e il lavoro svolto possa portare dei buoni frutti».

Paolo Riccardi (Ceo Comelz)

«È una fiera che torna ad essere più viva in termini di frequenza e di visite. Abbiamo avuto una partecipazione importante, con l'Italia come sempre presente in modo massiccio. Qua abbiamo rappresentato tutti i nostri settori: quest'anno ci siamo indirizzati anche verso il settore dell'automotive, con buoni riscontri. Anche nel settore pelli abbiamo proposto diverse novità così come nel campo del software per le macchine».

Giovanni Cottino (Elettrotecnica B.C.)

«C'è stato il problema dei clienti russi, ne abbiamo visti veramente pochi mentre da tutte le altre parti del mondo, mercati asiatico e sudamericano in particolare, abbiamo riscontrato maggiore affluenza rispetto agli anni scorsi, grazie alla ritrovata possibilità di spostamenti. Per quanto riguarda i prodotti ci siamo concentrati su macchinari con minore assorbimento energetico, fattore che potrà aiutare molto i calzaturifici».

Sabina Baggini (Sabal Group)

«Abbiamo avuto una buona affluenza già dal primo giorno. La cosa più bella accaduta è che dopo tanti anni siamo riusciti a stabilire nuovi contatti. Chi è venuto lo ha fatto perché interessato alla nostra tecnologia e macchinari. Noi abbiamo cercato di portare novità e aggiornamenti innovativi che consentono una migliore gestione della produzione, che può essere monitorata sotto ogni profilo anche da una scrivania».

Maria Vittoria Pistoja (S.P.S Tecnologia Meccanica)

«Quest'anno siamo tornati a lavorare per la fiera come un tempo e ci auguriamo che questo possa dare dei frutti. Siamo soddisfatti. Abbiamo rivisto clienti che purtroppo non avevamo più potuto incontrare a causa della pandemia».

Massimo Verrini (Run Italia)

«Siamo decisamente soddisfatti per come sono andate le cose in questi giorni. Per quanto riguarda le novità abbiamo presentato dei tessuti tecnici, che rappresentano il nostro business principale, in particolare per la calzatura sportiva. Spaziamo anche sulla pelletteria con zaini e borse, materiali nuovi e servizi per le aziende. Abbiamo stabilito nuovi contatti interessanti con alcuni brand».

Antonio Converti (Stilla Industries)

«Il nostro bilancio è positivo, con due giornate interessanti. Abbiamo avuto una buona affluenza, meno dall'estero rispetto agli altri anni, ma in compenso molti i clienti italiani. Nonostante l'incertezza globale il mercato rimane molto vivace. Dalla fiera portiamo a casa nuovi contatti, grazie anche alle novità che che abbiamo presentato».

Anna Laura Biscaldi (Giardini)

«La fiera conferma il trend positivo. Il nostro impegno principale è ora quello di rafforzare il nostro profilo green, sia nel prodotto che nel ciclo di lavorazione».

Sonia Audisio (Prodotti Alfa)

«Abbiamo incontrato molti clienti, diversi dei quali nuovi, ricevendo anche un buon numero di ordini: un andamento che possiamo considerare sicuramente positivo».

Gamar Italia, le idee vincono e fanno crescere le aziende. 

Gamar Italia, azienda che appartiene al distretto calzaturiero vigevanese, opera nel segmento dell’accessoristica per calzature. Presente a Lineapelle per presentare le collezioni invernali, Gamar ha sfruttato l’occasione per annunciare nuovi brevetti e le più importanti novità. La situazione non è facile per nessuno, il calzaturiero di fascia media soffre e si riducono i budget che i produttori accantonano e dedicano per lo sviluppo delle nuove proposte. Noi come accessoristi - spiega l’azienda - lo sappiamo e siamo consapevoli della responsabilità del nostro ruolo; dobbiamo aiutare i calzaturifici a creare valore aggiunto alle loro scarpe: è la nostra missione e quindi non possiamo smettere di costruire la visione del comparto e studiare gli accessori del futuro.

Nelle immagini: lo stand di Gamar Italia a Lineapelle

Da qui la strategia di servire i mercati del lusso che esplodono nel mondo con la forza del made in Italy e di concentrare la ricerca su articoli inediti, carichi di soluzioni ingegneristiche e facilitatorie per quelle calzature, appunto, tecniche confezionate per gli utilizzi estremi nella montagna, nel lavoro e nel militare». Le idee sono sempre vincenti, è la filosofia che ispira l’azienda vigevanese:  «Con le idee stiamo crescendo e con i brevetti ci tuteliamo e ci stiamo sempre più rafforzando e distinguendo dalla concorrenza. Se le affluenze in questa edizione di Lineapelle sono state in calo, l’interesse per i nostri ultimi sviluppi sono aumentati così come i “colossi del calzaturiero” che si sono avvicinati a Gamar Italia e hanno raccolto diversi spunti e suggerimenti».

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