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19 Gennaio 2023 - 17:26
"Lo sciopero è confermato". È la decisione assunta dalle organizzazioni dei gestori Faib, Fegica, Figisc-Anisa al termine dell'incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
Lo sciopero dei distributori di carburanti del 24-26 gennaio riguarderà anche anche gli impianti self-service, ma assicurerà i servizi minimi essenziali, comunicano gli organizzatori Faib, Fegica, Figisc-Anisa. Potrebbero restare aperti, anticipano, gli impianti self gestiti direttamente dalle compagnie petrolifere.
La protesta durerà 48 ore a partire dalle 19 del 24 gennaio.
Lo scontro è sul decreto carburanti varato dal governo Meloni. Queste le proposte di modifica portate dai sindacati gestori all'attenzione del ministro Urso:
Sono profondamente deluso, ci aspettavamo ben altro" per revocare lo sciopero, ha affermato il presidente nazionale di Figisc Confcommercio, Bruno Bearzi. "C'è stato uno sforzo per ridurre le sanzioni ma rimane l'obbligo del cartello", riconosce Bearzi, così "il messaggio che rimane è che siamo una categoria da tenere sotto controllo perché speculiamo". "Lo sciopero è confermato", aggiunge, ma "fino all'ultimo momento siamo disponibili a vedere se troviamo margini di manovra".
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