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Cgil Cisl Uil: «Una nuova stagione di diritti»

Martedì 9 maggio a Pavia si incontrano i delegati sindacali di tutta la provincia. Appello a partecipare alla manifestazione del 13 maggio a Milano

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

04 Maggio 2023 - 17:28

Cgil Cisl Uil: «Una nuova stagione di diritti»

Nell’ambito di una stagione di iniziative di mobilitazione unitaria CGIL Pavia, CISL Pavia-Lodi e UIL Pavia hanno convocato un Attivo Provinciale dei delegati, previsto per martedì 9 maggio a Pavia, dalle 10 alle 13 presso la Sala Conferenze del Collegio Santa Caterina da Siena, in via San Martino 17/B.


Al centro del dibattito, attraverso gli interventi dei delegati, le richieste avanzate nei confronti del Governo e del Sistema delle Imprese, al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali e risultati concreti rispetto ai numerosi temi che da tempo le organizzazioni sindacali attenzionano, auspicando il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei cittadini.

Tra questi, la tutela dei redditi dall’inflazione, l’aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, una riforma del fisco, fondata sulla progressività costituzionale, che porti ad una forte riduzione del carico su lavoratori e pensionati, ad una maggiore tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie, contrastando le disuguaglianze, ad esempio con la ridefinizione e l’ampliamento della base imponibile IRPEF, eliminando i privilegi a favore dei percettori di redditi diversi da quelli da lavoro dipendente e da pensioni ed il proseguimento della revisione di aliquote, scaglioni e detrazioni a beneficio dei redditi medi e bassi.

«CGIL CISL e UIL - si legge in un comunicato delle sigle sindacali - chiedono politiche industriali e d’investimento, per un potenziamento occupazionale all’interno di un mercato del lavoro inclusivo, che metta fine alla precarietà dilagante e che sia orientato e garantito da investimenti, da un sistema di formazione permanente, da politiche attive e da ammortizzatori sociali funzionali alla transizione digitale ed energetica; rispetto a quest’ultima le OO.SS chiedono una governance partecipata e condivisa fondata sulle energie rinnovabili nel rispetto degli obiettivi europei e per una piena occupazione stabile e generativa delle nuove competenze richieste. Occorre ridare valore al lavoro, eliminare i subappalti a cascata e proseguire le azioni di contrasto alle mafie ed al caporalato, di lotta all’occultamento degli utili, all’elusione e all’evasione del fisco, in un contesto dove il lavoro nero e grigio, l’abuso dei tirocini, le false partite iva, la discontinuità lavorativa ed i part time involontari rendono spesso povero anche chi lavora. È necessario un reddito di cittadinanza adeguato e dignitoso».

Le organizzazioni sindacali rivendicano «un incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute: la pandemia ha messo in evidenza gli effetti dei tagli che si sono costantemente prodotti negli ultimi 20 anni ed ora non è più rimandabile l’incremento del livello di finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale, oltre ad un piano straordinario di assunzioni e stabilizzazione del personale precario, così come vanno rafforzati la sanità territoriale ed i servizi di prevenzione e ospedalieri; allo stesso modo sono indispensabili investimenti sulla scuola, sull’università e la ricerca, anche eliminando il precariato imperante».

SANITA' E SICUREZZA SUL LAVORO


Al Governo ed alle imprese viene chiesto che quello della salute e sicurezza «non sia più considerato un aspetto secondario ed un mero costo, ma un elemento da valorizzare nella cultura aziendale e nell’organizzazione dei cicli produttivi: quelli che vengono definiti infortuni, sono spesso tragedie annunciate, in un sistema ancora troppo lacunoso su controlli, prevenzione, formazione e rispetto delle norme esistenti. È un dato di fatto che gli infortuni aumentano, quando il lavoro è precario e all’interno di nuove realtà (lavoratori flessibili, lavoratori autonomi involontari, lavoratori somministrati, lavoratori degli appalti) è indispensabile affrontare il tema della salute e sicurezza anche da punti di vista nuovi, essendo i fattori della discontinuità e della frammentazione decisivi nella valutazione dei rischi e nella formazione».

PENSIONI

«Non è più rinviabile una riforma strutturale del sistema previdenziale, partendo dalla distinzione tra i concetti di previdenza e assistenza, affinché si possa giungere ad una corretta rappresentazione della spesa pensionistica italiana, rispetto alla media internazionale. La piattaforma sulle pensioni chiede di estendere la flessibilità in uscita senza penalizzazioni per chi ha contributi prima del 1996, a partire dai 62 anni di età anagrafica o con 41 anni di anzianità contributiva a prescindere dall’età, la valorizzazione sul piano previdenziale dell lavoro delle donne, del lavoro di cura e delle categorie fragili, oltre ad affermare il principio per cui “i lavori non sono tutti uguali”; per i lavoratori giovani e per i percorsi lavorativi poveri e discontinui è necessario introdurre una pensione contributiva di garanzia; va sostenuta, con risorse adeguate, la legge sulla non autosufficienza, anche attraverso un fondo nazionale pubblico di natura universale».

CASA

«È urgente rilanciare le politiche abitative e affrontare la nuova fase di emergenza, determinata dall’aumento dei costi dell’abitazione e dalla ripresa dell’esecuzione degli sfratti, attraverso un vero piano di edilizia residenziale pubblica, la messa a disposizione delle abitazioni inutilizzate e il rifinanziamento dei fondi affitto e morosità».

Per tutte queste ragioni CGIL, CISL e UIL invitano i lavoratori, i pensionati, i cittadini a partecipare all’Attivo Unitario Provinciale del 9 maggio ed alla Manifestazione interregionale che si terra’ a Milano sabato 13 Maggio.

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