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tromello
14 Marzo 2024 - 16:55
Il presidio dei lavoratori Federfin Tech
TROMELLO - La protesta messa in scena martedì dai lavoratori della Federfin Tech ha utilizzato «modi e toni che si pongono ben oltre la normale tutela di un diritto che si pretende leso». Così replica l'azienda, che ha sede a Tromello ed è specializzata nella produzione di capsule in alluminio e tappi per bottiglie, alle rivendicazioni dei lavoratori, che riguardavano il «mancato riconoscimento della pausa retribuita di mezz’ora le differenze retributive nella busta paga e «il mancato riconoscimento del sindacato».
La Federfin Tech ritiene, come si legge in un comunicato firmato dall'amministratore delegato Elio Lamberti, di avere sempre agito nel rispetto del contratto di lavoro.
IL COMUNICATO
"Alcuni lavoratori hanno deciso di voler forzare l'Azienda ad un confronto, usando modi e toni che si pongono ben oltre la normale tutela di un diritto che si pretende leso, su temi e argomenti che appartengono o alla libera iniziativa di impresa o che sono già stati affrontati e risolti dalla Direzione Aziendale, peraltro nel pieno rispetto delle procedure indicate dal CCNL e delle disposizioni di legge. Federfin Tech è un Azienda costantemente impegnata in un percorso di promozione di un ambiente di lavoro equo, sicuro e rispettoso per tutti i dipendenti; è ciò per propria volontà.
Siamo aperti al dialogo costruttivo con il personale e abbiamo sempre dimostrato disponibilità nel confronto reciproco e nello sforzo di trovare soluzioni ai problemi che possono emergere nel contesto lavorativo, ma sempre nel rispetto e nei limiti del Contratto Collettivo di Lavoro applicato in Azienda e delle norme di legge che regolano il rapporto di lavoro, foss'anche negli aspetti conflittuali.
Conflitto di cui non si comprende la natura ed il fine, poiché Federfin Tech, oltre ad essere allineata alle specifiche del contratto nazionale, può senza timore di smentita affermare di avere superato, nei fatti ed a beneficio dei lavoratori, alcune norme che regolano la materia del lavoro quali quelle, ad esempio, che disciplinano il welfare.
Per la nostra impresa il rispetto dei diritti dei lavoratori e della loro dignità non è mai venuto meno, ma l’altrettanto importante libertà di azione sindacale non può non esplicarsi se non nei limiti previsti dalle legge, secondo i canoni indicati dalla giurisprudenza e con le modalità prescritte dalla contrattazione collettiva nazionale".
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