Calzaturificio Moreschi, lavoratori esasperati per gli stipendi non pagati

VIGEVANO - Dopo l'ennesima fumata nera uscita dall'incontro di venerdì scorso tra azienda e sindacati sui 59 licenziamenti e la chiusura dello stabilimento, questione sulla quale la proprietà Moreschi non fa alcun passo indietro, esplode di nuovo il caso delle spettanze non pagate ai lavoratori.

«Oggi (lunedì 18 marzo) - si legge in un comunicato delle organizzaizoni sindacalie dei lavoratori - si è svolto l’ennesimo presidio presso gli uffici della Moreschi, per avere risposte circa il pagamento della retribuzione del mese di febbraio, oltre al mancato pagamento dell’ultima rata del TFR e per alcuni, le ultime due rate del TFR per i dipendenti licenziati in data luglio 2023, nonostante per questi ultimi siano già stati notificati i decreti ingiuntivi. Ovviamente, le risposte dell’azienda sono state del tutto generiche come sempre, del tipo “provvederemo in questi giorni” questo atteggiamento dimostra la scarsa considerazione che hanno nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, che davvero sono arrivati all’esasperazione. Per queste ragioni, domani 19 marzo (martedì) presidieremo ancora gli uffici fino a quando non ci vengono date risposte concrete e credibili e chiederemo ancora la presenza della proprietà».

Moreschi, la protesta rumorosa dei lavoratori: fischietti e campane per chiedere il pagamento dello stipendio

Questa mattina al calzaturificio la protesta dei dipendenti, sui quali pende una procedura di licenziamento, si è spostata negli uffici dell'azienda, che deve ancora pagare stipendi e Tfr arretrati