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Supermercati, sciopero il sabato di Pasqua

Mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scatta la protesta. Un presidio davanti all'Esselunga di Pavia

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

29 Marzo 2024 - 12:15

Supermercati, sciopero il sabato di Pasqua

PAVIA - Anche le categorie del commercio Cgil-Cisl-Uil provinciali aderiscono allo sciopero dei lavoragtopri della grande distribuzione proclamato per domani, sabato 30 marzo, un'agitazione che rischia di rendere difficile la spesa per la festività. I sindacati chedono "alla cittadinanza di manifestare solidarietà al settore e di astenersi dagli acquisti nella giornata di sabato 30 marzo". A Pavia, verrà organizzato un presidio in piazza Cesare Battisti, nel piazzale antistante all’Esselunga, dalle 10 alle 13.

Ecco il comunicato di Filcams Cgil Fisascat-Cisl e UilTucs.

"Federdistribuzione da sempre rende difficile la sottoscrizione dei contratti nazionali. Nel 2018, la firma arrivò 45 mesi dopo quella del CCNL Confcommercio (intervenuta il 30 marzo 2015). Il ritardo si tradusse in una perdita secca per le lavoratrici e i lavoratori della Distribuzione moderna organizzata di svariate migliaia di euro in termini di minor massa salariale rispetto ai loro colleghi che, pur svolgendo le stesse mansioni ed operando nel medesimo settore, si videro corrispondere trattamenti economici in tempi più rapidi e più significativi. 

Ora, dopo aver abbandonato per quasi un quinquennio un’intera categoria di lavoratori dipendenti, alle prese con una dinamica inflazionistica che ha messo a dura prova la resistenza di intere famiglie, Federdistribuzione continua ad avanzare proposte irricevibili:

- l’introduzione di una flessibilità incontrollata e generalizzata dei contratti a termine di durata indeterminata (oltre i 24 mesi) che si tradurrebbe solo in una feroce precarietà.

- lo smembramento del sistema di classificazione del personale con una prospettiva demansionante e lesiva della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori.

L’organizzazione del lavoro proposta da Federdistribuzione mortifica il rinnovo del CCNL in una logica di scambio tra denaro e diritti, tra una presunta disponibilità ad erogare il più che dovuto aumento salariale in cambio di un peggioramento delle condizioni di lavoro. Sono queste le ragioni in virtù delle quali FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS proclamano lo sciopero di tutto il personale dipendente dalle imprese che applicano il CCNL della Distribuzione Moderna Organizzata per sabato 30 marzo 2024. Lo sciopero sarà attuato mediante l’astensione dal lavoro per l’intero turno giornaliero".

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