I lavoratori Moreschi respingono le proposte dell'azienda: "Prima paghi tutti gli arretrati"

VIGEVANO - I lavoratori Moreschi non accettano le proposte di accordo portate dall'azienda alle mediazione regionale. L'assemblea dei dipendenti del calzaturificio, sottoposti a una procedura di licenziamento collettivo per 59 di essi, si è svolta ieri (giovedì 18 aprile) e la posizione è piuttosto netta: non si parla di incentivi all'uscita senza che prima l'azienda sani il pregresso dovuto.

Questo il comunicato diffuso oggi dai sindacati Filctem Cgil, Femca Csl e Uilctem Uil nel quale si riporta la presa di posizione dei lavoratori Moreschi.

"I lavoratori e le lavoratrici dipendenti della MORESCHI, riunitisi in assemblea il 18 aprile, dopo aver ascoltato attentamente l'illustrazione delle organizzazioni sindacali, a seguito dell'incontro previsto dalla procedura di licenziamento collettiva presso la Regione Lombardia, respingono fermamente la proposta dell'azienda che nulla ha dichiarato sul pregresso (stipendi, fondi, ex festività, ferie ecc..), limitandosi a fare una proposta di 2.000,00 euro lordi, a condizione che i lavoratori accettino la rateizzazione anche del pregresso.

Propongono, come sempre dichiarato, di sanare subito il pregresso, ed eventualmente aprire una discussione sulla rateizzazione del TFR accettando le 2 rate proposte dall'azienda (30 giugno, 30 luglio) a fronte di un incentivo che non può essere inferiore alla precedente procedura di licenziamento collettivo (7.800,00 euro lordi) e nei tempi previsti il rilascio del cedolino del TFR".