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Cambio della guardia al vertice di Assomac: il vicentino Bergozza succede alla vigevanese Brustia

Il passaggio formalizzato oggi all'assemblea generale dell'associazione nazionale dei costruttori di macchine per calzatura e conceria che si è svolta al Mudec di Milano

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

29 Novembre 2024 - 17:02

Cambio della guardia al vertice di Assomac: il vicentino Bergozza succede alla vigevanese Brustia

La stretta di mano tra Maria Vittoria Brustia e Mauro Bergozza

MILANO - Assomac «guarda al futuro con un nuovo presidente», esordisce il comunicato dell'associazione confindustriale che rappresenta i costruttori italiani di macchine per conceria, calzature e pelletteria. Mauro Bergozza, attuale vicepresidente di Assomac e CEO di Bergi Spa, è stato eletto presidente, succedendo alla vigevanese Maria Vittoria Brustia, che ha guidato l’associazione negli ultimi anni, a partire dal novembre 2020. Confermato alla vicepresidenza Cristiano Paccagnella, General Manager di Omac S.r.l., mentre Massimo Angeleri, consigliere delegato di Officina Meccanica Angeleri  di Vigevano, è stato nominato nuovo vicepresidente. Gli incarichi sono stati ratificati in via ufficiale durante l’Assemblea Generale riunita al Mudec - Museo delle Culture di Milano.

Nato ad Arzignano (VI) nel 1962, Mauro Bergozza è la seconda generazione alla guida di Bergi S.p.A., azienda di famiglia specializzata nella produzione di macchine per conceria. Bergozza si occupa principalmente della gestione commerciale e finanziaria, guidando con i fratelli una realtà che unisce tradizione e innovazione. Attivo in Assomac dal 1996, ha ricoperto diversi ruoli, fino alla vicepresidenza dell’associazione. “Viviamo in un’epoca di grandi sfide per il settore manifatturiero, in cui fare rete e creare una rappresentanza forte sono necessità imprescindibili,” ha dichiarato Mauro Bergozza, ringraziando per l’incarico affidato. “È essenziale rafforzare l’identità tecnologica del nostro comparto, investendo in ricerca, innovazione e sostenibilità. Solo così potremo valorizzare appieno il Made in Italy e affrontare con successo la competizione internazionale. Lavoreremo per sviluppare standard comuni che promuovano la qualità e la sicurezza delle nostre tecnologie, mentre continueremo a costruire alleanze strategiche, sia a livello nazionale che europeo. Il nostro obiettivo è un futuro in cui le imprese associate possano distinguersi per eccellenza e capacità di transizione verso modelli produttivi più avanzati.”

I DATI DEL SETTORE

L’Assemblea Generale è stata anche l’occasione per presentare l’andamento del comparto, che conta 235 aziende e circa 3.900 addetti. Un settore che nel 2023 ha registrato un fatturato di circa 650 milioni di euro, con una quota del 36% sulle esportazioni mondiali del settore. La leadership italiana è particolarmente forte nell’export di macchine per conceria (54%) e pelletteria (51%), mentre le macchine per calzature detengono una quota del 17%.

L’export complessivo del 2023 è cresciuto dell’1,53%, un dato comunque inferiore alle annualità precedenti, riflettendo le difficoltà economiche globali, le crisi geopolitiche e l’incremento delle barriere commerciali. Tra i mercati di riferimento, nel 2023 si sono distinti Francia (+21% rispetto al 2022), Spagna (+57%), Stati Uniti (+36%), Turchia (+60%), mentre la Cina ha fatto registrare un calo significativo (-39%).

Nonostante la chiusura positiva del 2023, segnali preoccupanti arrivano dai primi otto mesi del 2024, in cui il settore ha visto una contrazione del 6,7% nell’export totale rispetto all’anno precedente. Tale contrazione è stata contenuta grazie ad alcuni mercati che hanno registrato un notevole aumento delle importazioni dall'Italia, tra cui Cina (+22% rispetto allo stesso periodo del 2023), Vietnam (+163%) e Brasile (+32%).

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