Cerca

agricoltura e cibo

Trump, dazi e patti commerciali: i rischi per il Made in Italy a tavola: domani (venerdì) un dibattito a Mortara

Appuntamento alle 14.30 all'Auditorium di via Dante. Partecipano l'ex ministro Giulio Tremonti e il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini

Bruno Ansani

Email:

bruno.ansani@ievve.com

03 Aprile 2025 - 16:59

Trump, dazi e patti commerciali: i rischi per il Made in Italy a tavola: domani (venerdì) un dibattito a Mortara

MORTARA - I rischi per il Made in Italy a tavola tra dazi e patti commerciali che non prevedono il principio di reciprocità delle regole, come quello tra Ue e Mercosur. Sono i temi al centro del convegno dal titolo “Mercosur e agricoltura: minacce globali, sfide locali”, organizzato da Coldiretti Pavia e in programma domani, venerdì 4 aprile 2025, alle ore 14.30, a Mortara (Pavia) presso l’auditorium della città in viale Dante 1.

 Lo rende noto Coldiretti Pavia nel sottolineare che all’evento parteciperanno: Ettore Prandini, presidente nazionale Coldiretti; Giulio Tremonti, presidente Aspen Institute Italia; Luigi Scordamaglia, amministratore delegato Filiera Italia;Alessandro Beduschi, assessore Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste di Regione Lombardia; Emanuele Occhi, responsabile nazionale settore riso Coldiretti; Gianfranco Comincioli, presidente Coldiretti Lombardia. L’introduzione sarà affidata a Silvia Garavaglia, presidente Coldiretti Pavia. Sarà l’occasione – spiega Coldiretti Pavia – per fare il punto sulle prospettive per il commercio mondiale dopo l’annuncio del presidente americano Donald Trump di introdurre nuovi dazi per tutti i Paesi, con tariffe aggiuntive al 20% per le merci europee.

Tutto ciò costerà ai consumatori americani un rincaro di oltre 230 milioni di euro solo per cibi e bevande lombarde, che sale a 1,6 miliardi se si considera l’intero export italiano dei prodotti della tavola. È quanto stima Coldiretti Lombardia in merito all’annuncio del presidente americano Donald Trump di imporre tariffe aggiuntive su tutte le merci europee. Per l’agroalimentare lombardo – spiega Coldiretti Lombardia su dati Istat – gli Stati Uniti rappresentano il primo partner extra UE. Tra i prodotti più esportati ci sono le bevande, i prodotti lattiero-caseari, le carni lavorate e i prodotti a base di carne, i prodotti da forno, gli oli e i grassi vegetali e animali.

 Un calo nelle vendite – continua Coldiretti – creerà danni alle imprese italiane, oltre ad incrementare il fenomeno dell’italian sounding. L’aumento dei prezzi degli “originali” porterebbe i consumatori americani a indirizzarsi su altri beni più a buon mercato, a partire dai cosiddetti “italian fake”. Basti pensare che il 90% dei formaggi di tipo italiano in Usa è in realtà prodotto in Wisconsin, California e New York, dal Parmesan al Romano senza latte di pecora, dall’Asiago al Gorgonzola, dalla mozzarella fino al Provolone. Ma il problema riguarda un po’ tutte le categorie, dall’olio d’oliva ai salumi fino a passata e sughi. A questo – afferma Coldiretti – va poi aggiunto il danno in termini di deprezzamento delle produzioni, da calcolare filiera per filiera, legato all’eccesso di offerta senza sbocchi in altri mercati. “Ora – commenta Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia – occorre lavorare a una soluzione diplomatica che venga portata avanti in sede europea”. 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su L'informatore

Caratteri rimanenti: 400