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Multa record UE: Apple e Meta nel mirino per l’abuso dei dati personali

Big Tech sotto accusa, Bruxelles infligge sanzioni milionarie per violazioni della privacy

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

23 Aprile 2025 - 17:25

Multa record UE: Apple e Meta nel mirino per l’abuso dei dati personali

L’Unione Europea ha inflitto una multa complessiva di 700 milioni di euro a due giganti tecnologici statunitensi, Apple e Meta, per violazioni del Digital Markets Act (DMA), la nuova normativa europea entrata in vigore nel 2024 per regolamentare i mercati digitali e contrastare pratiche anticoncorrenziali delle grandi piattaforme.

Apple: restrizioni sull’App Store

Apple è stata multata per 500 milioni di euro per aver imposto restrizioni tecniche e commerciali agli sviluppatori di app, impedendo loro di comunicare liberamente con gli utenti su offerte alternative e più economiche rispetto a quelle disponibili sull’App Store. Questa pratica ha limitato la possibilità per i consumatori di essere informati su opzioni potenzialmente più vantaggiose, rafforzando il controllo di Apple sulle transazioni digitali attraverso la sua piattaforma. Secondo la Commissione Europea, ciò costituisce una violazione dell’obbligo di anti-steering previsto dal DMA, che mira a garantire la libera concorrenza e la trasparenza nel mercato digitale.

Meta: il modello “consenso o pagamento”

Meta, la società madre di Facebook e Instagram, è stata sanzionata per 200 milioni di euro a causa del suo modello pubblicitario “consenso o pagamento”, introdotto nel novembre 2023. Questo modello obbliga gli utenti a scegliere tra accettare l’uso dei propri dati personali per la pubblicità personalizzata o pagare un abbonamento per un’esperienza senza pubblicità. La Commissione ha ritenuto che questa scelta binaria non rispetti i principi di equità e trasparenza del DMA, perché non offre agli utenti un’alternativa equivalente che utilizzi meno dati personali, né consente un consenso realmente libero alla combinazione dei dati tra i servizi. Gli utenti devono poter scegliere un servizio meno invasivo in termini di privacy ma comunque equivalente.

Implicazioni e reazioni

Le multe rappresentano le prime sanzioni comminate ai sensi del Digital Markets Act, che prevede ammende fino al 10% del fatturato globale in caso di violazioni reiterate, con l’obiettivo di garantire un mercato digitale più equo e competitivo. Le sanzioni inflitte sono però molto al di sotto di questa soglia, circa lo 0,1% del fatturato annuale di ciascuna società, in parte per evitare un’escalation delle tensioni con gli Stati Uniti, anche in un contesto di negoziati commerciali delicati.

Apple e Meta hanno annunciato che ricorreranno contro le decisioni. Meta ha criticato la Commissione Europea accusandola di penalizzare le aziende americane di successo e di imporre un modello di business che danneggerebbe sia l’azienda sia le imprese europee, limitando la pubblicità personalizzata e quindi le opportunità di mercato. Apple ha definito la sanzione un esempio di decisioni dannose per la privacy e la sicurezza degli utenti, sottolineando che la normativa obbliga l’azienda a distribuire gratuitamente la propria tecnologia.

La multa Ue a Apple e Meta segna un passo significativo nell’applicazione del Digital Markets Act, una delle normative più ambiziose a livello globale per regolare il potere delle Big Tech e tutelare la concorrenza e i diritti degli utenti nel mercato digitale europeo. Le sanzioni mirano a correggere pratiche che limitano la libertà di scelta degli utenti e la trasparenza sull’uso dei dati personali, temi centrali nel dibattito attuale sulla regolamentazione delle piattaforme digita

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