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Stipendi in calo in Italia: siamo tra gli ultimi in Europa per salari netti

La nuova classifica UE: il peso del cuneo fiscale e perché i giovani scelgono di lavorare all’estero. Le soluzioni per rilanciare i salari italiani

Annalisa Vella

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annalisa@ievve.com

10 Maggio 2025 - 08:20

Stipendi in calo in Italia: siamo tra gli ultimi in Europa per salari netti

L'Italia continua a perdere terreno nella classifica europea degli stipendi netti. Secondo l’ultimo rapporto Taxing Wages 2025 dell’OCSE, il nostro Paese si piazza solo al 23º posto su 38, con un salario netto medio annuo di 41.438 dollari, ben sotto la media OCSE di 45.123 dollari. In parole semplici? Gli italiani guadagnano meno e faticano di più a far quadrare i conti rispetto ai colleghi europei.

Il cuneo fiscale soffoca gli stipendi in Italia

Uno dei principali colpevoli di questa situazione è il famigerato cuneo fiscale: la differenza tra quanto costa un lavoratore all’azienda e quanto effettivamente percepisce in busta paga. In Italia, il cuneo fiscale ha registrato un aumento di 1,61 punti percentuali, superando la media OCSE e comprimendo ulteriormente il potere d’acquisto dei lavoratori.

Confronto: dove si guadagna di più in Europa?

Il confronto con i grandi Paesi europei è impietoso:

  • In Germania, gli stipendi netti sono più alti del 45% rispetto a quelli italiani.

  • La Francia e la Spagna vantano salari superiori, con quest’ultima che ha superato l’Italia di circa il 2%.

Non sorprende che sempre più italiani guardino con interesse alle opportunità all’estero.

Il grafico mostra come l’Italia sia in fondo alla classifica rispetto a Germania, Francia e Spagna per stipendi netti medi annui

Giovani italiani: stipendi bassi e fuga di cervelli

I giovani sono i più penalizzati. Gli stipendi dei neolaureati italiani sono tra i più bassi d’Europa, battendo solo quelli di Spagna e Polonia. La conseguenza? Un numero crescente di giovani talenti decide di emigrare, aggravando il fenomeno della fuga di cervelli che impoverisce il tessuto economico nazionale.

Le prospettive per il 2025: crescita lenta e insufficiente

Le previsioni OCSE per il 2024-2025 indicano un lieve aumento dei salari (+2,7% nel 2024 e +2,5% nel 2025). Tuttavia, questi incrementi sono modesti e inferiori a quelli registrati in altri Paesi OCSE. Considerando un’inflazione prevista intorno al 2%, il recupero del potere d’acquisto sarà minimo.

Cosa serve per far crescere gli stipendi in Italia?

Per risalire la classifica degli stipendi netti in Europa, l’Italia ha bisogno di:

  • Ridurre il cuneo fiscale

  • Incentivare la produttività

  • Attrarre e trattenere i talenti

  • Riformare il mercato del lavoro per renderlo più competitivo

Solo così sarà possibile migliorare concretamente il benessere dei lavoratori italiani e fermare l’emorragia di competenze.


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