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14 Novembre 2025 - 11:21
PAVIA - Secondo il Rapporto economico provinciale 2024 elaborato dalla Canera di Commercio di Cremona Mantova Pavia, complessivamente l’andamento congiunturale dell’industria, dell’artigianato, del commercio e dei servizi nel corso del 2024 mostra una divaricazione delle attività che compongono i tre territori, con una leggera contrazione della produzione e del fatturato per Pavia a fronte di una maggiore tenuta per Cremona e Mantova. Allo stesso modo, emerge una ripresa degli ordinativi esteri per il mantovano e il cremonese con un calo nel pavese.
Ma parlando di ricchezza, la provincia di Cremona, con una cifra pari a 12.690,5 milioni di euro, ha contribuito per il 2,9% alla creazione del valore aggiunto regionale. La disaggregazione della quota di valore aggiunto per i vari settori economici, vede una predominanza del comparto dei servizi (58,8%), seguito dall’industria in senso stretto (30,9%), dalle costruzioni (4,5%) e dall’agricoltura (5,8%). La provincia di Mantova, con una cifra pari a 14.094,6 milioni di euro, ha contribuito per il 3,3% alla creazione del valore aggiunto regionale. La disaggregazione della quota di valore aggiunto per i vari settori economici, vede una predominanza del comparto dei servizi (59,2%); l’industria in senso stretto costituisce il 29,9%, l’agricoltura il 5,7%, e le costruzioni il 5,1%. La provincia di Pavia, con una cifra pari a 14.947 milioni di euro, ha contribuito per il 3,5% alla creazione del valore aggiunto regionale. La disaggregazione della quota di valore aggiunto per i vari settori economici, vede una predominanza del comparto dei servizi (68,1%), seguiti dall’industria in senso stretto (23,3%), dalle costruzioni (6,6%) e dall’agricoltura (2%).
La sede pavese della Camera di Commercio di Cremona Mantova Pavia
«Con il Rapporto Economico Provinciale 2024, la nostra Camera di Commercio presenta un'analisi approfondita dei territori di Cremona, Mantova e Pavia” – dichiara il presidente Gian Domenico Auricchio – Un lavoro che mette in luce le specificità economiche e produttive di queste tre province, che insieme costituiscono una realtà territoriale e imprenditoriale di primissimo piano in Lombardia. Le sfide globali, la crescente competitività e i cambiamenti nei settori tradizionali, come quello agroalimentare, industriale e dei servizi, richiedono una visione integrata e condivisa, ed è proprio questo l'obiettivo che la nostra Camera di Commercio sta perseguendo. Il Rapporto offre a istituzioni, imprese e cittadini uno strumento utile per comprendere e affrontare le sfide economiche future con dati aggiornati e una visione prospettica che aiuti a prendere decisioni informate».
Tornando alle analisi, il settore agroalimentare risulta essere una colonna portante per le tre province, grazie a un mix di innovazione e tradizione che rende il nostro territorio una delle realtà più competitive a livello nazionale, in particolare per la macellazione di carne suina, di carne bovina, per un sistema lattiero-caseario, dove domina la produzione dei due grandi formaggi a DOP, per la produzione di salumi, dolciumi tradizionali come torrone e dolci da forno, oli vegetali e riso. L’attività viene esercitata nei tre territori attraverso lo sviluppo di tecniche agronomiche sempre all’avanguardia e mediante una moderna meccanizzazione.
All’interno del settore un ruolo di primo piano è ricoperto dalla zootecnia, pilastro dell’economia cremonese e mantovana, con specializzazioni eterogenee tra loro: latte e settore lattiero‑caseario, unità da latte, allevamenti bovini e suinicoltura, cui si aggiungono le coltivazioni agricole e foraggere per l’alimentazione animale. All’interno di questo panorama, occorre inoltre ricordare che il territorio pavese è una delle più importanti aree di produzione del riso in Italia e uno dei territori vitivinicoli più importanti del Nord Italia, grazie alla presenza dell’Oltrepò Pavese, una delle aree con la più alta vocazione vinicola della Lombardia e d’Italia.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, il 2024 evidenzia per la provincia di Cremona una dinamica occupazionale complessivamente positiva, trainata dalla maggiore partecipazione femminile e da comparti economici in espansione, quali costruzioni, commercio e agricoltura, registrando un tasso di disoccupazione pari al 2%. Per la provincia di Mantova emerge una crescita contenuta dell’occupazione, accompagnata da una da una diminuzione della forza lavoro complessiva, quest’ultima interamente riconducibile alla componente femminile. Il tasso di disoccupazione scende dal 4,7% del 2023 al 3,5% nel 2024. La provincia di Pavia presenta dinamiche contrastanti, che riflettono le tensioni strutturali e le trasformazioni in atto nel tessuto economico e sociale locale. Nel 2024, il tasso di disoccupazione complessivo si attesta al 3,5%.
Sul fronte degli scambi internazionali, l’anno 2024 termina con una ripresa delle esportazioni per il territorio della Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia. L’analisi rileva infatti una crescita dell’export pari al +1%, rispetto allo stesso periodo del 2023, per un ammontare di 18.397 MLN di euro. Variazione di segno meno, invece, per le importazioni che registrano un calo del -7,1%, per un ammontare di 24.424 MLN di euro, portando la bilancia commerciale in territorio negativo con un valore di -6.028 MLN di euro. La performance sui mercati internazionali dei 3 territori complessivamente considerati è migliore rispetto alla media regionale che vede l’export lombardo fermarsi agli stessi livelli dell’anno precedente ed analogamente possiamo dire nel raffronto con il dato complessivo del Nord Ovest e nazionale.
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