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Cristina Comencini e i suoi “Flashback”: l'intellettuale romana è ospite della Rassegna Letteraria

Oggi alle 18 in Sala dell'Affresco: “La storia vista dalle donne” vede la chiacchierata con la giornalista Laura Pezzino

Davide Maniaci

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dade.x@hotmail.it

13 Ottobre 2022 - 15:50

Cristina Comencini e i suoi “Flashback”: l'intellettuale romana è ospite della Rassegna Letteraria

Cristina Comencini

Quattro grandi epoche di ribellione narrate attraverso quattro donne comuni, e per questo straordinarie. «Il loro punto di vista non è stato mai minimamente preso in considerazione dalla grande storia, ed è un peccato: sarebbe cambiato il modo di analizzare quei fatti». Si chiama “Flashback” l’ultimo libro di Cristina Comencini edito da Feltrinelli. Scrittrice ma anche regista, militante politica, intellettuale a tutto tondo, Comencini sarà ospite della Rassegna Letteraria di Vigevano stasera, giovedì 13 ottobre alle 18, presso la Sala dell’affresco del Castello di Vigevano. Con lei la giornalista Laura Pezzino.

Cristina Comencini

“La storia vista dalle donne” - s’intitola così l’evento - ha nel titolo tutte le premesse. La Comune di Parigi, la rivoluzione bolscevica in Russia, la Resistenza italiana e la rivoluzione sessuale sono viste da queste “eroine” comuni, persone che hanno vissuto quelle epoche non da protagoniste, ma osservandole, coi propri problemi quotidiani. Incarnano quella metà della storia a lungo nascosta, negletta, ritenuta meno degna, qui narrata con vividezza e potenza scenica.

«Ho iniziato a immaginare - rivela Cristina Comencini - queste quattro signore affaccendate in cose più lente e più profonde mentre a pochi metri scorrevano i fatti salienti. Questo sguardo sulla vita umana può cambiarti la percezione di quello che leggi sui libri di storia. infatti questo non lo è: questo è un romanzo, pur con una documentazione molto rigorosa e ricostruzioni attendibili». Quindi bisogna pensare ad Eloisa, che durante la Comune di Parigi del 1871 cura i soldati nella casa dove prima riceveva gli amanti altolocati. Inizia a rendersi conto di cosa voglia dire l’uccisione di vite umane. C’è Sofia: aspetta un bambino che nasce lo stesso giorno in cui scoppia la Rivoluzione d’ottobre e si rifugia in questa soffitta con altri sfollati. Un unico obiettivo: crescere quel neonato costi quel che costi. Poi, ancora, Elda, unico personaggio realmente esistito, giovane operaia friulana ai tempi dello spietato inverno tra il 1944 e il 1945. «Con lei - prosegue l’autrice - rivedo l’eccidio di Porzus, la contraddittorietà e la tragedia delle forze in campo, in quel momento, in quell’epoca». Infine c’è una 17enne della Swinging London con cui viene ripercorsa la rivoluzione sessuale degli anni sessanta nelle sue libertà e nei suoi malintesi.

La copertina del libro

«La storiografia soprattutto francese - va avanti Comencini - ha tentato di concentrarsi sulla “storia della gente”. Lavori di ricerca su come si vivesse durante i bombardamenti, ad esempio. Io allora mi sono chiesta: chi può aver mai ricostruito cosa facesse una donna incinta durante una rivoluzione che avrebbe cambiato il mondo? in questo libro lego la mia vita a questi personaggi, come se fossero essi a raccontare di me. La letteratura completa il testo aggiungendosi una solida struttura romanzesca. Si chiamano “Flashback” proprio perché sono legati a me, con 50 o 60 pagine per ogni vicenda. Io non sono una storica, ma è proprio la storia a dovermi aiutare a mettermi nei panni delle protagoniste. La letteratura, allo stesso modo, è un’esistenza nascosta e pericolosa e la scrittura è un atto che modifica, che travolge. Tutto questo per dire che più che una scelta, sono state proprio loro quattro a venirmi incontro».

Regista e sceneggiatrice. Figlia di Luigi Comencini e di Giulia, figlia della principessa Eleonora Grifeo di Partanna, collabora a lungo con il padre come sceneggiatrice: in questa veste firma i televisivi "Il matrimonio di Caterina" (1982), "Cuore" (1984) e "La storia" (1986) ed il lungometraggio cinematografico "Buon Natale, Buon Anno" (1989). Dopo la laurea in Economia e Commercio, con Federico Caffè, esordisce alla regia nel 1988 con "Zoo", cui seguono "I divertimenti della vita privata" (1990), "La fine è nota" (1992, dal romanzo di Geoffrey Holliday Hall), "Matrimoni" (1998). Nel 1995 ha firmato la trasposizione cinematografica del best-seller di Susanna Tamaro "Va' dove ti porta il cuore". Dopo "Liberate i pesci" (2000) e "Il più bel giorno della mia vita" (2001) ha portato sullo schermo con successo il suo romanzo "La bestia nel cuore" nel 2005.La Comencini è anche una apprezzata scrittrice di romanzi. Fra gli altri sono da ricordare "Pagine strappate" (1991), "Passione di famiglia" (1994), "Il cappotto del turco" (1997) e "Matrioska" (2002). Nel 2006 Cristina esordisce nella regia teatrale con la messinscena di un suo testo, "Due partite", un viaggio nell'universo femminile, interpretato da Margherita Buy, Isabella Ferrari, Marina Massironi e Valeria Milillo. E' stata la giovanissima madre di due figli in due anni, Carlo e Giulia, mentre il terzo, Luigi, lo ha avuto a 36 anni dall'unione con Riccardo Tozzi, produttore televisivo e cinematografico. L'anno prima era diventata nonna di Tay, figlia del primogenito Carlo, allora diciassettenne. La figlia Giulia Calenda ha collaborato con lei alle sceneggiature di "Il più bel giorno della mia vita" e "La bestia nel cuore".

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