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cultura
28 Ottobre 2022 - 10:27
Un fotogramma tratto da “Mamody, l’ultimo scavatore di baobab"
Due giorni di storia, cultura e riflessione. La prima edizione di “Ciak: si scava!” – festival internazionale di cinema di archeologia – è in programma per il prossimo fine settimana a Gambolò. La manifestazione è organizzata dal Museo Archeologico Lomellino e dal Comune, in collaborazione con realtà di rilievo come Fondazione Museo Civico di Rovereto, RAM Film Festival e con la rivista di settore Archeo.
L’appuntamento è per sabato 5 e domenica 6 novembre al Castello Litta, con una serie di proiezioni a ingresso gratuito, che termineranno con l’assegnazione di un premio al film più votato dal pubblico e uno al film selezionato dalla giuria.
«Sarà proiettata a Gambolò una selezione fra le migliori e più recenti produzioni internazionali di cinema archeologico tratte dall’edizione 2022 dell’importante manifestazione di Rovereto – spiega il direttore del Museo di Gambolò, Stefano Tomiato – Ciò è stato possibile anche grazie alla Fondazione Museo Civico di Rovereto e al RAM Film Festival, in particolare alla dottoressa Alessandra Cattoi e ai suoi collaboratori. Il festival sarà un’ulteriore occasione per apprezzare film e documentari di grande valore culturale, che non trovano spazi nella distribuzione cinematografia ordinaria e nelle piattaforme digitali. Gli argomenti trattati hanno spesso la caratteristica di richiamare temi di estrema attualità. Historia docet, historia magistra vitae, certo. Il problema è l’alunno, l’uomo, che troppo spesso non vuole imparare gli insegnamenti del passato e ripete gli stessi errori. L’antico richiama immediatamente il presente: sul grande schermo si parlerà anche di ecologia e cambiamenti climatici contemporanei, del rapporto fra l’uomo e l’acqua, del dramma delle distruzioni del patrimonio culturale in Afghanistan e dell’aggressività dei potentati economici a scapito delle comunità. La cultura – conclude il dottor Tomiato – diventa uno stimolo di riflessione e criticità».
Ecco i titoli della rassegna: “La caduta dei re Maya” di Leif Kaldor; “Volti e segreti delle donne romane” di Gianmarco D’Agostino; “Il dono dei ghiacciai. Come le ere glaciali hanno formato l’Europa” di “Heiko De Groot”, “Il giuramento di Ciriaco” di Olivier Bourgeois; “Osmildo” di Pedro Daldegan; “Antica trasversale sicula. Il cammino della dea madre” di Francesco Bocchieri; “Cronache di donne leggendarie Hatshepsut e Nefertiti: l’Egitto delle regine” di Graziano Conversano; “Afghanistan. Tracce di una cultura sfregiata” di Alberto Castellani; “Le vie del rame” di Davide Dalpiaz; “Mamody, l’ultimo scavatore di baobab” di Cyrille Cornu.
La manifestazione aprirà sabato 5 alle ore 17. Per informazioni e per prenotare, telefonare a 349-8929645, o inviare una mail a museoarcheologicolomellino@gmail.com.
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