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letteratura
30 Novembre 2022 - 16:20
Classe 1997, originaria di Vigevano, Beatrice Gioia è la giovane autrice del romanzo “Cuore pulsante” (AltroMondo Editore), libro che attraversa diversi generi – dal romanzo storico, al noir – con un’ambientazione ottocentesca, dove la campagna inglese fa da sfondo alle vicende della famiglia Sinclair, composta da tre sorelle e un fratello. Nella trama a un certo punto irrompe uno sconosciuto rimasto senza memoria, e la storia prende il via. Venerdì sera, alle ore 21, Gioia sarà ospite nel salone Litta di Gambolò nell’ambito degli incontri organizzati per la rassegna letteraria e curati dell’assessore alla cultura Helena Bologna.
Nella foto in alto, la scrittrice Beatrice Gioia. Domani sera (venerdì) presenterà il suo primo romanzo a Gambolò, nel corso di un incontro organizzato all'interno del salone Litta
Le opere di Jane Austen hanno fortemente influenzato il suo primo romanzo. Ci racconta come è nata questa sua passione letteraria?
Fin da bambina sono sempre stata una gran lettrice, tuttavia la passione per la Austen è arrivata solo durante l’adolescenza, quando mi è capitato di leggere per curiosità “Orgoglio e pregiudizio.” Me ne sono innamorata, recuperando in fretta anche tutti gli altri romanzi di quest’autrice, a mio parere, ancora attualissima. In seguito ho svolto alcune ricerche sull’epoca Regency e sembrava proprio che la storia stessa mi venisse in soccorso per aiutarmi a creare l’ambientazione perfetta che desideravo dare al mio romanzo.
Oltre a Austen, quali sono i suoi riferimenti letterari? E tra gli autori contemporanei chi ammira?
Mi sono lasciata ispirare dall’universo, per così dire, austeniano, per quanto riguarda il periodo storico, le buone maniere e gli ambienti signorili. Tuttavia sentivo che mancava qualcosa. Non si è mai visto nessun omicidio nei romanzi di Jane. Per questo ho lasciato che anche la mia passione per i gialli alla Agatha Christie prendesse il sopravvento. Fra gli autori contemporanei stimo moltissimo un’autrice americana, Jeanne Kalogris, per la capacità di adottare il punto di vista delle sue protagoniste femminili in maniera talmente profonda che risulta impossibile non restare catturati dai suoi libri. Ammiro tanto anche Carla Maria Russo, che considero una delle mie maestre in tema di romanzo storico, e Matteo Strukul, autore della saga dei Medici.
Sta già lavorando a un secondo romanzo? Ci può anticipare qualcosa?
Sono già all’opera per la stesura di un nuovo romanzo storico, ambientato nella seconda metà del 1700 fra Napoli e Venezia. Vi posso riportare le prime parole che mi sono segnata in fretta e furia durante la notte insonne in cui ho avuto l’illuminazione: Venezia, intrigo, Piombi, Inquisizione, condanna a morte.
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