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lo spettacolo il 14 dicembre

A teatro per scoprire chi sei

Cilavegna: il progetto “Terra in vista!” del regista Corrado Gambi ha coinvolto gli alunni di due classi elementari

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

08 Dicembre 2022 - 12:10

A teatro per scoprire chi sei

Il progetto “Terra in vista!” si concluderà con una improvvisazione guidata mercoledì 14 dicembre (foto di repertorio)

Un laboratorio teatrale innovativo, che ha coinvolto con entusiasmo gli alunni di due classi terze – la sezione A e B – della scuola primaria di “Cordone” di Cilavegna, e che ha portato alla realizzazione di “Terra in vista!”, una vera e propria “improvvisazione guidata”, che andrà in scena mercoledì prossimo, alle ore 18,30 e alle 19,45 al teatro polifunzionale del paese (ingresso libero). Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il Comune e curato dal regista Corrado Gambi de “Le Tre Corde”, che ha ideato un percorso teatrale “emotivo-relazionale” dove i bambini interpreteranno ciò che il pubblico desidererà vedere.

Perché fare teatro a scuola? Come farlo? E ancora: ha senso oggi nella società frenetica “liquida e digitale”, un’attività che prevede scambio di sguardi, silenzi, tempi lunghi? Sono queste le domande a cui ha provato a rispondere il regista nel concepire il progetto. L’obiettivo principale è stato permettere agli alunni, attraverso la sperimentazione della pratica teatrale, di andare alla «scoperta delle emozioni, per sviluppare capacità espressive, creative e logico-linguistiche – spiega il regista – E per scoprire le potenzialità del corpo, della mente e della voce, interpretando e rappresentando la realtà in cui viviamo». Il teatro diventa quindi uno strumento educativo innovativo, che si inserisce in un percorso più ampio di crescita.

«Il teatro – continua Gambi – può stimolare una rivoluzione dello sguardo su di sé e sul mondo. Normalmente, il nostro sguardo, i nostri desideri, le nostre aspirazioni, si concentrano su modelli, azioni e pensieri “pre-confezionati” e indotti da altri, di cui troppo spesso siamo solo fruitori o “ripetitori”, senza possibilità di nostre soggettive elaborazioni. Nella vita quotidiana, gli spazi per un contributo personalizzato e originale si riducono sempre più drasticamente. Mentre, invece, schemi, semplificazioni, standardizzazioni di ogni genere, invadono ogni ambito, purtroppo anche quello formativo ed educativo. In opposizione a tutto questo, il teatro è magia: un piccolissimo effetto, un tono della voce, un silenzio, un minimo rumore o un’ombra ci trasportano in una dimensione “altra”, dove il più piccolo dettaglio ha la massima importanza – conclude il regista – A patto che ci si renda disponibili ad illudersi, a lavorare di fantasia, a condividere una finzione, a “giocare” insieme».

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