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teatro
22 Febbraio 2023 - 15:12
Gli Oblivion: Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli
Che ci si divertirà appare certo, perché una tournée così fortunata non la si vedeva da tempo, ad opera di uno dei gruppi più poliedrici e innovativi d’Italia. Gli Oblivion arrivano a Vigevano con “Oblivion Rhapsody”. Spettacoli in bilico tra musica teatro e cabaret da tutto esaurito. Il teatro Cagnoni ospiterà il quintetto domenica 26 febbraio alle 18,15. «Ottanta minuti senza intervallo» in cui un’inedita e sorprendente versione acustica della loro opera omnia. Uno spettacolo che toglie tutti i paracadute per arrivare all’essenza dell’idiozia: «cinque voci, una chitarra, un cazzotto e miliardi di parole, suoni e note scomposti e ricomposti a prendere nuova vita». Per la prima volta gli Oblivion saliranno sul palco nudi e crudi per distruggere e reinventare le loro hit, dopo aver sconvolto senza pietà quelle degli altri. Per capire chi sono gli Oblivion basta andare sul loro sito: c’è “Il nostro Sanremo 2023”, parodie che sono ovviamente migliori delle originali.
Gli Oblivion giocano con la musica e il teatro. Un modo di svariare, sul palco, tra nostalgia e modernità, tra spettacolo sottile e satira di costume». Per questo «Oblivion Rhapsody è un gigantesco bigino delle performance più amate e imitate che parte dalle famose parodie dei classici della letteratura, passando per la dissacrazione della musica a colpi di risate. Un viaggio lisergico che ripercorre anni di raffinate e folli sperimentazioni, senza soluzione di continuità, in lungo e in largo, di palo in frasca. Tutto il meglio (e il peggio), quello che non ricordavate, quello che amate di più e quello che non avete mai visto, in un viaggio allucinato e visionario che collega mondi mai avvicinati prima d’ora».
Si vedano, ad esempio, i “cinquant’anni di storia del rock in sei minuti”: «una vera e propria rapsodia che fonde 50 interpreti immortali e 53 famosissime hit a partire dal 1955 rifatte a cappella in 6 minuti, cantando i riff di chitarra più potenti della storia. È la dimostrazione che quando sei rock dentro non importa se sai suonare o meno, un modo per rockeggiare lo trovi. Il brano ha un piglio enciclopedico perché contiene non solo brani ed autori, ma anche i generi che si sono evoluti nel
corso del tempo, con un lavoro maniacale di ricerca sull’emissione vocale e sull’effettistica per ricostruire, con le voci e senza strumenti, il sound originale di ognuno di questi 53 dischi pazzeschi. Abbiamo trovato anche una lingua universale, un po’ italiano, un po’ inglese, un po’ onomatopese. E alla fine si capisce tutto. Tranne il perché abbiamo fatto una roba del genere. Quello resta un mistero».
Insomma, «un anniversario memorabile, un’indigestione senza limiti e senza senso, una Oblivionata all’ennesima potenza alla fine della quale l’unico bis che chiederete sarà una citrosodina. Gli Oblivion, in bilico tra concerto e performance attoriale, sono uno Spotify vivente che mastica le note e le digerisce in diretta in modi mai sentiti prima. Un “organismo geneticamente modificato” che spazia tra genio e follia, giocoleria e cabaret, intrattenimento leggero e profonda demenzialità». Assistere ai loro show è un’esperienza folle e irripetibile che provoca risate scomposte, isteria collettiva, ma soprattutto interminabili richieste di bis.
Tickets on line: https://www.vivaticket.com/it/ticket/oblivion-rhapsody/196274
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