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29 Marzo 2023 - 10:22
L'attore, regista e scrittore Luigi lo Cascio
Attore, regista e anche scrittore. Luigi Lo Cascio - famoso per avere interpretato Peppino Impastato nel film I cento passi di Marco Tullio Giordana, sarà a Vigevano mercoledì 5 aprile alle 21 presso la libreria indipendente Le notti bianche, in via del Popolo 8. L’ingresso è libero.
L'ingresso della libreria Le Notti Bianche a Vigevano
Presenterà “Storielle per granchi e per scorpioni”, edito da Feltrinelli. Un libro che «dà voce alle nostre più grandi paure e alle piccole ossessioni, denudandole e portandole all’estremo, al punto da renderle paradossali e grottesche – quando non, per contro, liriche e commoventi». «Racconti filosofici, insomma - è la trama - ma “da prendere con le pinze”, così come con le loro chele il Signor Granchio e il Signor Scorpione, dialogando fra loro di letteratura, deprecano l’abitudine degli uomini a scrivere solo di uomini, aprendo il ventaglio delle possibilità narrative a tutti i regni: animale, minerale, vegetale, con l’aggiunta del mirabile spettrale, il regno dei fantasmi.
Racconti filosofici... da prendere con le pinze
Ed ecco allora un saporito susseguirsi di storie di uomini ma anche di gatti e di batteri, di mosche che mangiano divani, ecco congiure di ceneri e spettri di soldati caduti in battaglia, ecco capre che fanno innamorare e fiori che emigrano in Norvegia».
Luigi Lo Cascio nasce a Palermo il 20 ottobre 1967. Diplomatosi all’Accademia di Arte Drammatica Silvio D’Amico nel 1992, comincia subito una prolifica carriera teatrale, arrivando a vincere due volte il premio UBU come miglior attore protagonista con Nella tana di Kafka (da lui anche riscritto e diretto) e Il silenzio dei comunisti, diretto da Luca Ronconi. Nel 2000 Marco Tullio Giordana lo chiama per il ruolo di Peppino Impastato nel film I cento passi, con cui ottiene un David di Donatello. La sua carriera cinematografica prosegue con Luce dei miei occhi di Giuseppe Piccioni (Coppa Volpi alla 58° Mostra del Cinema di Venezia), La meglio gioventù, Buongiorno, notte e molti altri. Nel 2012 esordisce come regista con La città ideale alla 69° Mostra del Cinema di Venezia. Ogni ricordo un fiore (Feltrinelli, 2018) è la sua prima prova narrativa.
Chiamarle “storielle” è cosa seria – come seri sono sempre i giochi –, perché in verità questi racconti, con una vena umoristica che percorre tutto il libro, invitano a meditare, e con il lettore – proprio come fa il titolo – giocano continuamente: lo spiazzano, ne postano lo sguardo sollevandolo dalla quotidianità o, al contrario, spingendolo nelle pieghe dei giorni per osservarli al microscopio.
Lo Cascio, confermando il suo talento di scrittore e forte di una tradizione letteraria che va da Landolfi a Buzzati e da Kafka a Borges, da voce alle nostre più grandi paure e alle piccole ossessioni, denudandole e portandole all’estremo, al punto da renderle paradossali e grottesche; quando non, per contro, liriche e commoventi.
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