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musica
13 Aprile 2023 - 09:37
La locandina dell'evento
Il Coro e l’Orchestra del Collegium Vocale di Crema (nella quale suonano anche elementi di Vigevano, ex allievi dell'istituto Costa), diretti da Giampiero Innocente, il 20 aprile alle ore 21 saranno protagonisti di un concerto presso l’Aula Magna del Collegio Ghislieri di Pavia, luogo di grande prestigio per la cura e l’esecuzione della musica barocca, sede del Centro di musica antica-Pavia barocca, iniziativa sostenuta dal Rotary Club Pavia Minerva.
L’ensemble cremasco concluderà il ciclo del Messiah di Haendel con una selezione dedicata, in particolare, al tema della Pasqua e della Gloria, rispettivamente la seconda e la terza parte della grande opera musicale.
I solisti per questi due momenti musicali saranno la soprano Veronika Kralova e il basso Davide Hong Shin Kil in una alternanza di cori e arie appositamente scelte per creare un percorso che va dall’annuncio del Messia fino alla gloria del cielo, passando per la passione, morte e resurrezione.
La profonda religiosità di Haendel, sempre resa manifesta dal compositore anglo-tedesco, trova proprio nei brani della passione e della morte di Cristo una mirabile trasfigurazione musicale: arie e cori cantano, attraverso il testo biblico della James Bible, le parole dei profeti che avevano predetto la venuta di un Messia che sarebbe stato condannato e ucciso, per poi risorgere e aprire ad ogni uomo che crede nel suo nome l’eternità della gloria, la terza parte della lunga e sublime opera musicale. Non è un caso che proprio nell’ultima parte divengono protagoniste le trombe e i timpani, a sottolineare le schiere angeliche che annunciano la manifestazione definitiva di Dio nel suo Figlio.
“Why do the nations so furiosly rage together?”, “Perché fremono le genti e congiurano insieme?” canta in una travolgente aria il basso: perché il Messia è al centro di una congiura e di una terribile persecuzione? Questa è solo una delle arie che nella parte centrale dedicata alla sofferenza di Cristo scuote in profondità l’ascoltatore attonito e sorpreso dalla veemenza delle parole e dei suoni.
“I know that my redeemer liveth”, “Io so che il mio redentore vive”, fa eco il soprano poco dopo, al termine dell’esplosione di colori e luci del famoso “Hallelujah”. Sono le parole, queste, che sono state incise sulla tomba di Haendel in Westminster Abbey a Londra, una sorta di testamento di fede, una dichiarazione netta e convinta della fede.
Coro, orchestra e solisti saranno uniti in questo mirabile percorso musicale e spirituale nell’alternanza di sonorità, tonalità e colori diversi che da sempre rendono il Messiah l’opera musicale più eseguita al mondo.
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