Il grande festival jazz è tra le risaie

Musica elegante tra le risaie. Torna Semiana Jazz, una delle rassegne più singolari d’Italia: il paese al centro della Lomellina, 200 abitanti appena, si veste a festa e presenta il rinnovo dell’area coperta nel parco comunale. Lì si terranno i quattro concerti, previsti a cadenza settimanale ogni venerdì sera. Un festival che torna e si rinnova per la quattordicesima edizione: molto probabilmente in Europa non esiste un centro così piccolo che organizza una rassegna musicale così, in grado di portare sul palco nomi noti nell’ambiente. Bisogna immaginare, prima dell’attacco della prima nota, il silenzio assoluto della campagna interrotto solo dai grilli, dalle cicale, da qualche lucciola o dal ronzio delle zanzare. Poi, in un’atmosfera che potrebbe ricordare il ballo liscio di ogni sagra paesana del mondo, all’improvviso l’aria si riempirà di suoni complessi, leggermente conturbanti, di grande effetto. Il jazz, a Semiana. Questo è Semiana Jazz, e torna con quattro appuntamenti a giugno presso il parco comunale di via Vittorio Veneto, dalle 21,30. Sarà difficile sbagliare: Semiana ha una sola strada.

Si parte venerdì 9 con un tributo a Franco Cerri col terzetto Alessandro Usai (chitarra), Alberto Gurrisi (organo Hammond) e Roberto Paglieri, batterista. Cerri, tra i migliori chitarristi italiani, scomparso due anni fa, è stato il co-fondatore della Civica scuola di jazz di Milano.

Altri tre venerdì, sempre a ingresso libero, rispettivamente col Gianni Cazzola Quartet e il suo tributo al grande Duke Ellington (il 16), col Germano Zenga Quartet e la musica di Gato Barbieri (il 23) e col Manina Syoufi Quartet. Proporranno un omaggio a Billie Holiday, il 30 giugno, per chiudere il festival.

In tutte le serate jazz sarà presente un banchetto di lavori di hobbistica donati da alcuni semianini. L'intero incasso sarà devoluto ad un Comune dell'Emilia Romagna per aiutare le famiglie vittime dell'alluvione in difficoltà. Il banchetto sarà presente tutte le serate.