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In Castello
21 Luglio 2023 - 16:05
I rumori del canale che scorre, un sottofondo di acqua scrosciante che sembra proprio vero, e le immagini scattate da fotografi bravissimi che documentano i sessanta chilometri di percorso della roggia Mora che termina qui, alla Sforzesca. Proprio Vigevano approfondisce il tema con la mostra multisensoriale “Roggia Mora. Ludovico il Moro: luoghi e paesaggi”. L’evento inaugurale di sabato 22 in sala del Duca è propedeutico a un’installazione ad ingresso libero che andrà avanti, nella Seconda scuderia del Castello, fino al 17 settembre.
Il 22 alle 21 l’inaugurazione sarà un vero e proprio evento. Pier Luigi Muggiati, responsabile dell’Archivio storico cittadino, nella sala del Duca, proietterà tutte le fotografie protagoniste della mostra, la cui visita vera e propria (spostandosi in Seconda scuderia) inizierà alle 21,45, con anche l’installazione sonora che la contraddistingue. «Si tratta - spiega Muggiati - di un racconto di immagini e suoni che si propone come uno stimolo per i visitatori, un invito a percorrere un itinerario fisico attraverso questa via privilegiata per la conoscenza del territorio: un’occasione unica per una lettura affascinante della storia, delle acque e dell’evoluzione del paesaggio». Le fotografie di Mario Balossini, Maria Cristina Barbè, Massimo Forni, Peppino Leonetti, Roberto Mazzetta, Paola Moriggi, Giuseppe Perretta, Domenico Presti, Silvana Trevisio e Cristiano Vassalli.
Il castello-ricetto di Ghemme
Poi ci sono i suoni, accessibili a ogni visitatore mediante qr-code. Sono stati raccolti e selezionati dal Centro ricerche per l’ecologia acustica. Playlist fruibili col cellulare, lungo il percorso di visita, con un’installazione acustica aggiuntiva che accoglierà i visitatori sabato sera. «La roggia Mora - prosegue Muggiati - voluta da Ludovico il Moro per portare l’acqua dalle Alpi fino alla Sforzesca, prolungando un percorso artificiale già esistente, è lunga 60 chilometri. Parte da Prato Sesia, raggiunge la nostra frazione dove “muore” nei pressi del Ticino. Il suo tragitto tocca diversi punti interessanti come il castello di Briona o il castello-ricetto di Ghemme, in Piemonte. Tutte attrazioni immortalate nella mostra fotografica». E soprattutto arricchite dai suoni, come se davvero fossero vive. Chiudendo gli occhi, si è lì. Riaprendoli anche, vista la bellezza degli scatti.
Il Mulino di Mora Bassa
La serata di sabato 22 è a ingresso libero, fino ad esaurimento posti, con accesso al Castello di Vigevano dallo scalone sotto la torre del Bramante. La mostra di fotografie e suoni sarà poi aperta al pubblico, sempre gratuitamente, da domenica 23 luglio fino a domenica 17 settembre da martedì a venerdì dalle 15 alle 19, e sabato domenica e festivi dalle 10,30 alle 18,40. Numerosi partner, insieme al Comune di Vigevano: la Società Fotografica Novarese, l’associazione culturale Città Ideale - Mulino di Mora Bassa. Inoltre, la Città di Novara, la Fondazione Castello di Novara, l'Associazione Irrigazione Est Sesia e il Centro Ricerche per l’Ecologia Acustica Crea.
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