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Cassolnovo

La mitica "schiscia" e il pranzo dai sapori antichi

Si mangia domenica dall'ora di pranzo in poi

Davide Maniaci

Email:

dade.x@hotmail.it

28 Ottobre 2023 - 10:25

La mitica "schiscia" e il pranzo dai sapori antichi

Trentacinque anni ma è come se fosse la prima volta. Il menù non cambia di una virgola, sempre vincolato alle disponibilità dei piatti sul momento (magari, se si arriva un po’ tardi, sono già finiti…). Un pranzo che vuole mettere alla prova con l’eterno dilemma. Saziarsi o aspettare lei, la schiscia, o meglio la “schisciafarniscula?”. Viene tradizionalmente preparata per le 15. Bisogna avere ancora spazio. La festa simbolo dell’autunno cassolese organizzata dall’associazione Callerio sarà domenica 29 ottobre, per tutta la giornata in piazza Campari. Si pranza sotto il tendone, quindi al sicuro da eventuale pioggia, e si può anche effettuare asporto. Portate dal nome antico, suggestivo, di campagna. Ciudareu (sono i funghi chiodini), graton d’oca (ciccioli), cinghiale, cotechino, stufato d’asino, salamelle e salame d’la duja e quindi sotto grasso, baccalà, gorgonzola, rustida (piatto a base di maiale con dentro tutto), patatine fritte, trippa. Le “castagne col ripieno” sono ironiche. Il ripieno bisogna sperare di non trovarlo, perché potrebbero essere… i cagnotti.

Al pranzo luculliano e alla mitica schiscia, dalle 15, si affiancano “la borsa della convenienza” con alimentari misti a prezzo scontato utili per i pasti quotidiani e le bancarelle di artigianato. Poi mentre si digerisce, circa dalle 15,30, ecco la tombola o meglio la “schisciombola”. Le caldarroste “col ripieno” verranno poi servite anche il 1° novembre, mercoledì, giorno dei Santi, presso il cimitero e in via Lavatelli. La festa prende proprio il nome della “schiscia”, con “farniscula” come suffisso fantasioso senza un vero significato. Non si sa bene chi abbia inventato la ricetta. Si tratta di una focaccina fritta condita con sugo origano e formaggio grana grattugiato, leggermente piccante.


Pochi conoscono le dosi esatte. Nonostante la semplicità estrema della preparazione, piace a tutti, tanto da essere la regina della manifestazione. Chi non ha assaggiato questa “frittella-pizza” non può capire, tanto che mentre i volontari dell’associazione Callerio coordinati dal presidente Alberto Ascani, diacono del paese, la stanno preparando, si sparge la voce. «La schiscia è quasi
pronta». Basta una ricetta semplice ad emozionare. Tutti la attendono, lasciando quel buchetto giusto nello stomaco. Anche quest’anno non si terrà, invece, un appuntamento rimpianto e longevo del programma, la “gara di torte di Nonna Papera”, già annullata da qualche anno dopo lo scoppio della pandemia Covid e mai più riproposta.

I volontari preparano la schiscia

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