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musica nelle chiese
24 Novembre 2023 - 17:23
L'organo
Al via la 13ª edizione della rassegna di Vespri d’Organo per l’Avvento e il Natale “In Locum Angelorum”. Nata come naturale prosecuzione della fortunata “Musica nelle chiese” - che per alcuni anni l’Ufficio Cultura del Comune di Vigevano, con Emilio Ornati, organizzò durante il mese di dicembre nelle varie chiese cittadine - quando quest’ultima venne interrotta a causa della mancanza di fondi, la palla passò ad alcune associazioni culturali cittadine e alle Confraternite. Purtroppo gli anni della pandemia hanno segnato anche la continuità dei Vespri d’Organo. «Ma oggi, grazie ad un rinnovato entusiasmo, si è tornati a riproporla nonostante l’impossibilità di avere grossi fondi a disposizione. Così, grazie principalmente al Priorato delle Confraternite, all’Unità Pastorale delle Parrocchie del centro e alla collaborazione con il direttore della Cappella Musicale della Cattedrale Don Paolo Lobiati e con il nuovo Arciprete del Duomo Don Cesare Silva, e con il supporto de L’Informatore Vigevanese, di Retecultura e il patrocinio dell’amministrazione comunale, l’associazione Cantica Organi torna anche
quest’anno a presentare la musica liturgica nelle chiese per il periodo natalizio, per allietare i cuori di tutti - spiega il M° Mauro Banzòla -. La forma del “Vespro d’Organo”, non è un concerto, ma una vera e propria pratica liturgica, una “preghiera in musica” con brani che vengono accuratamente scelti per sottolineare le diverse domeniche di Avvento e Natale. Tale
pratica, caduta un poco in disuso con la riforma del Concilio Vaticano II, è ancora ampiamente diffusa nelle liturgie Protestanti e Anglicane, affiancata al canto degli “Oratori”. Tutti i gruppi vocali e i musicisti che parteciperanno agli appuntamenti pomeridiani di questa 13ª edizione, hanno accettato di dare la propria disponibilità e professionalità gratuitamente».
Si comincia questa domenica 26 novembre alle ore 16 presso la chiesa della di S. Pietro Martire, con l’Ensemble “Padre Davide” diretta da Ilaria Magrini e accompagnata all’organo monumentale Serassi-Lingiardi-Krengli (1818-1867-1927) da Daniele Colombi; domenica 3 dicembre alle 16,30, alla chiesa della Madonna della Neve, all’organo Biroldi del 1846 siederà il giovane M° Leonardo Monopoli, che proporrà un programma incentrato sulla musica barocca. Al Vespro seguirà una visita guidata al museo della Confraternita della Morte.
Il Sacro da Rossini a Padre Davide - Concerto di musica sacra per voce e organo o pianoforte
Padre Davide da Bergamo, nato a Zanica il 21 gennaio 1791, con il nome di Felice Moretti, studiò organo a partire dal 1806 prima con Davide Bianchi e poi con Antonio Gonzales, prendendo successivamente lezioni di composizione da Johann Simon Mayr. Esercitò l’incarico di organista in varie località vicino a Bergamo (Torre Boldone, Zanica e Gandino). Maturata nel frattempo la vocazione religiosa, il 25 luglio 1818 fece il suo ingresso nel Convento dei Frati Minori di S. Maria di Campagna a Piacenza ove sarebbe rimasto ininterrottamente per 45 anni, fino alla morte (1863).
In quasi mezzo secolo scrisse una gran quantità di musica organistica e vocale (per il coro dei frati della Basilica). Chiamato in molte località italiane ad inaugurare nuovi organi, fu un vero concertista, il primo organista in un’epoca che vedeva l’affermazione di altri strumentisti (da Viotti a Paganini, Bazzini, Bottesini, Carulli, Sivori). Celebri erano i suoi concerti nei quali amava improvvisare e suonare le richiestissime pastorali. La sua attività fu intensissima, con centinaia di concerti e numerosi progetti d’organi e collaudi.
Ma se la musica per organo è famosa in tutto il mondo, resta per lo più sconosciuta la sua musica vocale che annovera centinaia di composizioni, infatti Padre Davide, noto soprattutto come il più grande organista del Risorgimento, dopo il suo ingresso nel convento di Santa Maria di Campagna a Piacenza esercitò di fatto anche le funzioni di un vero e proprio maestro di cappella, come dimostra la gran quantità di brani vocali da lui composti per tutte le necessità dell’anno liturgico. Lo stile di queste composizioni è lo specchio della sua epoca dove il teatro entrava prepotentemente anche nel tempio sacro e che gli studi di Bergamo con il grande Maestro Simone Mayr avevano plasmato.
Per divulgare la musica vocale del frate bergamasco, nell’estate 2022 l’organista Daniele Colombi e la cantante lirica e Ilaria Magrini hanno costituito l’Ensemble Padre Davide, formato da una decina di cantanti lirici che si esibiranno in questo concerto e dove verranno proposti brani inediti per voce e organo o pianoforte, tratti da manoscritti conservati a Piacenza e alle partiture stampate nel 1866. Tutte le partiture sono state trascritte e arrangiate in chiave moderna da Daniele Colombi.
Entrando in merito alle composizioni che ascolteremo, due momenti si rivelano privilegiati nella musica sacra di Padre Davide: il culto mariano (onorato con numerose Litanie, inni e antifone, delle quali verrà eseguita l’antifona Regina Coeli e il Salve regina) e il tempo di Natale (con svariate composizioni, tra cui il cosiddetto Svegliarino che aprirà il concerto, scritto in stile “pastorale” e che richiama le sue famose pastorali per organo.
All’interno di questo repertorio vocale figura un significativo gruppo di canti (canzoni) in lingua italiana, un fatto del tutto nuovo nella musica sacra ottocentesca e che sviluppi quasi inimmaginabili avrebbe avuto nel secolo successivo.
L’auspicio che l’italiano venisse progressivamente introdotto nei riti latini per facilitare la comprensione popolare giunse a Padre Davide dal poeta e letterato bergamasco Samuele Biava, attraverso la mediazione di Giovanni Simone Mayr. In lingua italiana ascolteremo tre composizioni scritte per la SS Comunione: Nell’ospital cenacolo, O pane del Ciel, Là sotto quel vel nascosto e la canzone penitenziale a Gesù paziente.
Ascolteremo anche 6 delle 12 Ariette sacre per uso degli asili infantili (per voce e accompagnamento di pianoforte o clavicembalo), scritte con evidenti finalità educative.
È difficile risalire alla paternità dei testi, potrebbero essere dello stesso Biava, di poeti dell’epoca o più antichi; infatti, il testo di “O pane del Ciel” risale a due secoli prima trovandosi per la prima volta nelle Poesie sacre di Isabella Farnese (1593-1651).
Per le partiture di Padre Davide va un sentito ringraziamento al compianto Dott. Benigno Colombi, che negli anni Ottanta fece una ricerca e una raccolta capillare di tutta la musica manoscritta e stampata, senza la quale non avremmo potuto eseguire il concerto.
Venerdì 8 dicembre alle ore 16, alla chiesa di San Francesco, toccherà al M° Alessandro Giulini sedere all’organo Lingiardi del 1860 con un programma dedicato principalmente ai voluntary inglesi.
Domenica 10 dicembre alle 16,15, in Cattedrale, si esibirà il Piccolo Coro di San Carlo diretto da Mauro Banzòla e accompagnato all’organo Serassi del 1782 da Massimiliano Crivellari; la formazione proporrà un excursus tra i canti liturgici tradizionali del tempo di Natale, provenienti soprattutto dalla tradizione luterana e anglicana.
Sempre in Cattedrale, domenica 17 dicembre alle 16,15 il M° Maria Cecilia Farina, concertista internazionale e socia fondatrice del Ghislieri Consort & Choir, siederà all’organo Serassi del 1782 eseguendo una scelta di brani organistici del tempo di Avvento.
Dopo la pausa natalizia, la rassegna si concluderà ancora con il canto, con le corali polifoniche Silentia Claustri e Qol Nefesh dirette da Alberto Guaschi, che si esibiranno presso lachiesa di San Bernardo sabato 6 gennaio alle 17 in un corposo programma di polifonia natalizia antica e moderna.
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