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La mostra
30 Novembre 2023 - 18:00
Entrando si nota subito la statua di San Francesco d’Assisi, perché si tratta di un anniversario importante: sono 800 anni dal presepe di Greccio, il primo della storia, tradizionalmente attribuito al patrono d’Italia. In fondo alla Strada sotterranea del Castello di Vigevano, invece, dopo un lungo corridoio pieno di cose da vedere, si staglia il protagonista. Un presepe di sei metri per sei, per il quale non è bastato un tir per trasportarlo fino a qui.
Si preannuncia come al solito imperdibile “Presepi in Castello”, da dieci anni (con qualche pausa) appuntamento fisso del dicembre vigevanese. Grazie al gruppo locale “Pazzi per il presepe” e all’imprescindibile collaborazione degli “Amici del presepio di Ponte San Pietro”, nel Bergamasco, da sabato 2 dicembre fino a domenica 14 gennaio a ingresso libero si potranno ammirare creazioni artigianali stupefacenti. Ne è passato di tempo da quando questi appassionati (come Virginio Moletti, o Aleardo Pisani) avevano allestito nel 2014 una mostra in Castello, per il cinquantenario della chiesa di Gesù Divin lavoratore, a Battù: un successo insperato e clamoroso che ha spinto a riorganizzare eventi a tema sempre più ampi, a furor di popolo. «Il grande presepe, quello di Ponte San Pietro - spiega Moletti - vale la visita: ambientazione in una cascina bergamasca, statue di mezzo metro. Poi un presepe di carta disegnato dal compianto Alberto Finizio, presidente dell’Associazione Italiana Amici del Presepe». Inoltre i visitatori potranno godere dei dettagli di sei scarabattole napoletane contenute in teche in legno chiuse con vetri, in voga nell’Ottocento, con un Bambinello originale di 200 anni fa. «Al centro della Sotterranea - proseguono i presepisti vigevanesi - troverete un presepe napoletano a tutto tondo realizzato da noi: colonne, un tempio diroccato, il portone: significa che sui ruderi dei templi terreni nasce qualcosa di eterno rappresentato dalla Natività. Non poteva mancare la rappresentazione di Matera, che tanto successo ha avuto lo scorso anno. Tutti i presepi, sia i nostri sia quelli degli amici di Ponte San Pietro, sono artigianali, realizzati in polistirolo e polistirene, ricoperti di gesso e lavorati a mano».
Completano il quadro otto diorami, cioè rappresentazioni contenuti in casse da ammirare da una piccola finestra, che obbligano l’osservatore a tenere conto della prospettiva. Le ambientazioni sono varie e non mancano nemmeno il borgo di Boffalora col suo inconfondibile ponte sul naviglio né i boschi del Ticino. Infine una riproduzione del “presepe della prigionia” (l’originale è a Sant’Ambrogio a Milano) realizzato da deportati nei lager. La collana di un Re Magio è il braccialetto del tenente vigevanese Mendoza.
La locandina a cura dell'artista Marco Tulipani
Orari: s’inaugura il 2 dicembre alle 16. Poi si apre sabato e festivi dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 19,00. Dal 23 dicembre al 7 gennaio si apre tutti i giorni con gli stessi orari. A Natale e Capodanno, invece, solo al pomeriggio.
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