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"L'Otello" di William Shakespeare: a Voghera una rivisitazione unica e coinvolgente

Lo spettacolo con la regia di Andrea Baracco e la drammaturgia di Letizia Russo, è portato in scena da uno straordinario cast di sole donne

Annalisa Vella

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annalisa@ievve.com

16 Gennaio 2024 - 16:41

"L'Otello" di William Shakespeare: a Voghera una rivisitazione unica e coinvolgente

La regia dello spettacolo è di Andrea Baracco

Il Teatro Valentino Garavani di Voghera è pronto a immergersi nell’affascinante universo shakespeariano con la messa in scena di “Otello”. Un capolavoro intriso di amore, gelosia e tradimento, che offre al pubblico un viaggio attraverso le complesse sfumature della condizione umana. La rielaborazione, curata dalla regia di Andrea Baracco e la drammaturgia di Letizia Russo, promette uno spettacolo unico nel suo genere. Ciò che rende questa rappresentazione ancor più speciale è la scelta di un cast composto interamente da donne: Valentina Acca, Flaminia Cuzzoli, Francesca Farcomeni, Federica Fresco, Viola Marietti, Federica Fracassi nei panni di Iago, Ilaria Genatiempo interpretando Otello e Cristiana Tramparulo nel ruolo di Desdemona, portano in scena una reinterpretazione fresca e affascinante del classico shakespeariano.

William Shakespeare, con “Otello”, ha immortale consegnato alla letteratura occidentale uno dei suoi personaggi più archetipici: Iago. Attraverso di lui, la tragedia offre una riflessione spietata sulle debolezze umane e sulla nostra imprevedibile capacità di generare e accogliere il male come parte insospettabile di noi stessi. Il triangolo Otello-Iago-Desdemona è un potente viaggio verso la distruzione di sé e degli altri, un gioco che trasforma l’immaginazione in realtà e viceversa.

“Non sono ciò che sono”, dichiara Iago nella prima scena del primo atto, una definizione che si applica a tutti i protagonisti della tragedia. La domanda centrale che emerge è: cosa siamo noi esseri umani se non materia instabile, incline alle scelte più estreme, alle scoperte interiori più inattese e ai gesti più feroci? La tragedia del Moro di Venezia affonda le sue radici nella linea d’ombra su cui ogni essere umano cammina come un funambolo in cerca di equilibrio, nella speranza ma senza la certezza di non cadere mai. La riscrittura di questo classico offre al pubblico la possibilità di riflettere su queste tematiche universali, immergendosi in un’esperienza teatrale che va oltre il tempo e lo spazio, portando “Otello” di Shakespeare a nuova vita sul palco del Teatro Valentino Garavani.

Biglietti disponibili anche on line QUI

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