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tradizioni

A Tromello si rinnova il Crocione

Il rituale pre-pasquale più bello e partecipato della Lomellina del Giovedì santo

Davide Maniaci

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dade.x@hotmail.it

28 Marzo 2024 - 09:11

A Tromell si rinnova il Crocione

Una passata edizione del "Crocione"

Il silenzio angosciante del buio della notte scandita soltanto dal rumore pesante delle catene che si trascinano. Lui, incappucciato, ignoto («ma chi sarà? », se lo chiedono tutti, magari con un pizzico di malizia) che percorre le vie del paese per espiare i propri peccati e pentirsi, sinceramente, dal profondo. Quello del “Crocione”, questo il nome popolare, è il rituale pre-pasquale più bello e partecipato della Lomellina, di certo il più solenne. Come ogni anno si rinnova a Tromello stasera, giovedì 28 marzo, Giovedì santo.

Il preludio è la messa in Coena Domini delle 20,45, nella chiesa parrocchiale dedicata a San Martino vescovo. Segue la processione con lo sconosciuto dolente e scalzo che porta il peso della Croce, partendo dalla chiesa di San Rocco. Il percorso è quello canonico: via Dante piazza Campegi e via Trieste, dove il copione immutabile vuole la sosta con annesso momento di preghiera davanti all’immagine di Cristo nell’orto. L’opera è del maestro tromellese Ercole Meschini. Poi da via Trieste passando per via Branca si torna in chiesa parrocchiale, dove il penitente in tunica scarlatta si inginocchia davanti all’altare per concludere il rito.

Il bello del Crocione, al di là della solennità dei gesti e dei costumi e della sincera curiosità di chi vuole capire a tutti i costi chi si celi sotto quella tunica e quel cappuccio, è proprio il segreto. Chi intende portare la Croce pesante 42 chili prende accordi col parroco o col cireneo, cioè l’accompagnatore, che indossa la candidissima divisa da “san Rocchino” e guida il corteo. L’attuale interprete è Fabio Garnobbio. Prima di lui nomi storici come Luigi e poi Fabio Formaiano, o Pierangelo Colombani che ha accompagnato nel 2021, edizione anomala per via della pandemia. Senza volto invece, e così rimarrà nei secoli, l’uomo ogni anno diverso che si nasconde sotto quella veste sinistra.

Nessuno ha mai scoperto nulla, giurano, nonostante si cercasse d’indovinare da dettagli come l’altezza e l’andatura, e nessuno si è mai tradito. Sarà anche per i membri della confraternita di San Rocco, che proteggono dagli sguardi indiscreti.

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