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Bici d’epoca e gare goliardiche: il Gran Criterium dura ben due giorni

Lo spettacolo unico dei costumi di una volta e di tradizioni come la “punzonatura”: venerdì 31 maggio e sabato 1° giugno in castello

Davide Maniaci

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dade.x@hotmail.it

24 Maggio 2024 - 18:17

Bici d’epoca e gare goliardiche: il Gran Criterium dura ben due giorni

L’epoca dei pionieri non è solo quella delle carovane del vecchio West. Si deve immaginare il Nord Italia, a fine Ottocento, in cui scoppia la passione per le biciclette, anzi per i velocipedi. Arnesi spesso senza freni che filavano su strade sconnesse. Vestiti eleganti, gente con cappello e bastone da passeggio, la fiera con “l’uomo forzuto” e il mangiafuoco. Ora queste atmosfere immaginifiche si possono anche rivivere, perché con spirito assolutamente goliardico il “Criterium Ducale” riporta a quei tempi e a nomi come Dorando Pietri, il maratoneta che tagliò il traguardo delle olimpiadi di Londra 1908 per primo, salvo poi venire squalificato: era stato sorretto dai giudici, esanime dalla fatica.

Venerdì 31 maggio e sabato 1° giugno il Castello di Vigevano si vestirà delle tonalità dei vecchi dagherrotipi, quelli a tinte seppia. Non esiste un evento del genere in Italia, che unisce amarcord e gare non competitive su biciclette di oltre
un secolo fa. Collezionisti da tutta Italia arriveranno, elegantissimi, per cimentarsi in sfide a uso e consumo non solo del proprio divertimento, ma di tutti gli spettatori.

L’evento è stato presentato lunedì mattina in municipio alla presenza del sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa, dell’assessore alla cultura Riccardo Ghia e dei vertici del Rotary club Vigevano Mortara, la presidentessa Raffaella Pollini e Giovanni Paolo Rabai, che finanzia l’iniziativa. Poi Paolo Tosi, medico di professione, anima del Criterium per passione.


Si tratta della quarta edizione, terza sponsorizzata dal Rotary. I fondi raccolti verranno devoluti al “progetto Cuore” per la prevenzione di malattie cardiovascolari. «Pochi sanno - ha spiegato Paolo Tosi - che fino agli anni Venti esisteva una “tassa sul velocipede”. Ecco, noi l’abbiamo reintrodotta sotto forma di offerta libera con tanto di punzonatore che “marchierà” le bici. Si tratta di uno degli infiniti esempi che testimoniano come si faccia sul serio e come nulla, riguardo alle suggestioni dell’epoca, sia lasciato al caso. Vigevano fu uno dei centri principali dove il ciclismo divenne da amatoriale ad agonistico». L’invito anche ai curiosi è di vestirsi con abiti... coerenti.

Tante sfide, il 31 maggio, tutte goliardiche: la corsa “Scotti-Medaglione Viglo”, con bici senza freni, alle 17. La “Grande sfida del velocino” e quel mezzo strano con la ruota piccola davanti e il manubrio dietro. Immaginate quanto sia difficile trovarne. Di sera suoneranno Les Ligeres accompagnati da giochi di fuoco e dj-set. Il 1° giugno si parte già alle 10: la corsa “Ticino-Lomellina” è ad eliminazione, vince chi non viene squalificato da regole che cambiano in corsa. La “Grande sfida del secolo” vede un ipotetico Girardengo inseguito a piedi proprio da Pietri. La punzonatura in piazza Ducale precede il Gran Criterium alle 18, nell’incredibile percorso che si snoda dal cortile del Castello alla sotterranea. Antichissimo, antico e moderno. La gara è a coppie, vince chi fa lo stesso tempo, 100 iscritti totali. Seguono il concerto dei Vinaccia e i giochi di fuoco. Che bello!

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