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Il weekend che unisce la città
09 Ottobre 2024 - 16:01
Per il Palio delle Contrade di Vigevano arriva Rai2, che riprenderà i giochi per un servizio a tema. Una sorpresa che ancora pochi sanno e che testimonia il lavoro, faticoso ma redditizio, che l’associazione Sforzinda sta facendo per promuovere i giochi anche fuori dal territorio. L’altra novità è che la locandina dell’evento è generata quasi esclusivamente dall’intelligenza artificiale. La torre del Bramante è vera, tutto il resto no.
Le premesse, per il resto, non cambiano: far sì che i vigevanesi rimangano in città nei giorni del Beato Matteo, e farli divertire immergendoli nel Rinascimento. Si comincia già giovedì 10. La fiaccolata e il transito del Beato Matteo per le vie del centro storico inizierà alle 20,45. Tutte le contrade portano un cero in onore del Beato e affidano a lui il Palio. Sono presenti i capitani, i giocatori e i popolani di ogni contrada. Dopo la fiaccolata delle 20,45 dal Duomo a San Pietro Martire, ecco la messa che fa parte della novena che si tiene all’interno di quest’ultima chiesa. Lla funzione dà inizio ai festeggiamenti del Beato, e precede la disputa per l’assegnazione del Palio delle Contrade numero 43.
Poi si riprende sabato 12 ottobre. Programma ricco. Nel pomeriggio verrà allestito nel cortile del castello il Borgo rinascimentale, visitabile gratuitamente anche per tutta la giornata di domenica. Oltre a Sforzinda e alle contrade, collaborano Musici e Alfieri dell’Onda Sforzesca, Il Biancofiore, Aurora Noctis. Alle 16,30, intanto, per celebrare i 530 anni di piazza Ducale, il gruppo Vigevano Promotions propone la propria visita guidata «sulle orme di Carlo VIII e la sua corte, con curiosità fatti e personaggi tra la piazza e il castello». Costa 10 euro a persona, si prenota dal sito web di Vigevano Promotions. Il “gioco di ruolo dal vivo” con Dadi Ducali sarà in sala del Duca dalle 18,30, mentre la Notte Sforzesca dalle 20,15 (che segue la Cena delle contrade) coinvolgerà via XX Settembre, piazza Ducale, via del Popolo e il castello. Viene definita una serata di «fuoco, tamburi e danze: tutto il necessario per festeggiare gli avvenimenti del giorno successivo. Sono invitati nobili e popolani ma soprattutto chi si vuole divertire ed emozionare».
«Quest’anno - aggiunge Francesco Dulio, presidente dell’associazione Sforzinda - il Centro Sperimentale d’Arte di Marzia Guardamagna propone le sue coreografie, e nelle rievocazioni si aggiunge la compagnia milanese dei Milites Armati. Si esibirà anche l’attore Manuel Izzi con un pezzo in endecasillabi. Izzi presiede la compagnia del Teatro dello Scorpione». La notte di sabato grazie ai dj Marphill renderà la Cavallerizza una «discoteca rinascimentale».
La messa pontificale di domenica 13 ottobre a San Pietro Martire, alle 11, precede il corteo storico con più di 300 figuranti per le vie del centro, lo spettacolo equestre col centro ippico El Sueño de Verano e finalmente il palio vero e proprio, alle 16,30. Bisognerà scalzare San Martino, detentrice 2023 pronta a difendere il titolo che si aggiudicò per la prima volta nella sua storia. Completano il quadro le aree ristoro, con gli stand delle contrade che proporranno cibo a tema durante l’evento.
Il sistema, al solito, è quello del punteggio maggiore conquistato durante i giochi. Si tratta di melo cotogno, cerchio, carriola, costruzione della torre. Quello finale riunisce gli ultimi tre. Cinque giocatori minimo per ogni contrada. Sponsor: la Fondazione di Piacenza e Vigevano che contribuisce con 8 mila euro e ovviamente il Comune. Patrocinano il Comune di Vigevano, la Provincia di Pavia, il Consiglio Regionale della Lombardia e il Parlamento Europeo.
Sforzinda, l’associazione che lavora tutto l’anno per organizzare il Palio delle Contrade, ha anche un sito internet ufficiale (sforzinda.paliodivigevano.it) dove si possono ricavare ulteriori informazioni sul programma.
Anche quest’anno l’ingresso al Palio di domenica si paga. Tutti gli altri eventi sono gratuiti esclusa ovviamente la somministrazione di cibo e bevande. «Le tariffe - prosegue Dulio - sono 7 euro i posti a sedere, 5 quelli in piedi, gratis per chi ha meno di 12 anni o è disabile. Lo facciamo per garantire, grazie a questo introito, una manifestazione ancora più bella e ricca». La sicurezza è garantita dalla Protezione civile, dalla Croce Verde, dai vigili del fuoco e dai membri di Unuci, l’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia.
IL PROGRAMMA LITURGICO
Dal punto di vista liturgico, la festa del Beato Matteo è preceduta dalla tradizionale “Settimana di predicazione”, ogni sera alle ore 21 fino a sabato 12 ottobre compreso nella chiesa di San Pietro Martire, tenuta quest’anno da padre Alberto Casella, domenicano del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano. «Tra i momenti particolarmente significativi - spiega don Emilio Pastormerlo, parroco di San Pietro Martire - spicca la concelebrazione di tutti parroci della città, presieduta dal vescovo, monsignor Maurizio Gervasoni, come segno di comunione di tutte le comunità verso il loro Protettore e naturalmente poi il Solenne Pontificale alla mattina del 13 ottobre, presieduto da sempre da Sua Eccellenza, che prevede il “discorso alla città”, sia dal punto di vista pastorale sia istituzionale. Ma il vero “segno di fede” dei vigevanesi per il loro Protettore è l’incessante “pellegrinaggio” nelle giornate della festa nello scurolo a dire una preghiera e portare il saluto al Beato. Un segno di fede che si rinnova incessantemente da più di cinquecento anni. È questo il vero “miracolo” del Beato Matteo, capace di coinvolgere e accogliere ormai anche molti non vigevanesi e non italiani. La forza del Beato Matteo è proprio quella di attirare a sé la fiducia della gente, con i loro problemi e le loro speranze».
Il calendario liturgico completo a San Pietro Martire prevede cinque messe domenica 13, la giornata del Beato. Saranno alle 8 e alle 9,30 (la “santa messa del volontariato”). Poi, alle 11, ecco il Solenne Pontificale del vescovo con la presenza del sindaco Andrea Ceffa, l’intervento delle 12 contrade e l’animazione musicale a cura del coro della Cattedrale. Alle 16 celebrerà fra’ Giuseppe Fornoni, guardiano del convento dei frati Cappuccini di Vigevano. Alle 18,30, infine, padre Casella terrà l’ultima messa della giornata. Lunedì messe alle 8, alle 9 (con le parrocchie San Francesco, Beata Vergine Addolorata, San Giovanni e Pio), alle 10 (con le parrocchie Beata Vergine Immacolata, Cuore Immacolato, Cristo Re) e alle 11 celebrata dal vicario generale diocesano, monsignor Angelo Croera, in suffragio a tutti i defunti della città. Alle 16 ecco la messa del Terz’Ordine Domenicano, alle 17,30 quella delle parrocchie Gesù Divin Lavoratore, Sacro Cuore, San Giuseppe e alle 18,30 quella conclusiva con padre Casella.
IL CENCIO
Un miracolo del Beato Matteo, quando guarisce un bimbo ustionato. Così Domizia Parri, artista vigevanese, spiega il senso del cencio che verrà assegnato alla contrada vincitrice del prossimo Palio delle contrade di Vigevano. L’occasione era la presentazione del programma, sabato 28 settembre presso la sala Trecentesca del castello di Vigevano. L’associazione Sforzinda ha scelto proprio Parri, insegnante di lettere presso l’istituto superiore Caramuel di Vigevano, per disegnare il tessuto più ambito della città. Nessuno aveva mai scelto un tema “miracoloso”, prima d’ora. «Mi sono ispirata - spiega Parri - allo stile quattrocentesco, dando un taglio fotorealista». Domizia Parri, 50 anni, nata a Vigevano da famiglia fiorentina, è sposata e ha due figli. Predilige l’opera di William Turner, Sandro Botticelli e soprattutto Artemisia Gentileschi. «Come pittrice - aggiunge - ho esposto l’anno scorso in alcune collettive, a Ravenna, Roma e Milano oltre al castello Sforzesco nella Biennale. In passato ho esposto persino in una galleria in Illinois, a Galena, e ho dipinto soprattutto su commissione. Ho da sempre una gran passione per la musica, infatti ho scritto una biografia su un artista rock inglese (Steven Wilson) pubblicata nel 2020 da Tsunami e che sta per uscire in edizione inglese nel 2025. Ho anche diretto per anni una casa editrice di prog rock locale, la MaRaCash records».
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