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Cassolnovo

La “schiscia”: la focaccina fritta che piace a tutti

Domenica la festa più golosa dell'autunno

Davide Maniaci

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dade.x@hotmail.it

25 Ottobre 2024 - 10:38

La “schiscia”: la focaccina fritta che piace a tutti

Ci sono due possibilità. O riempirsi la pancia subito con specialità succulente, dal sapore antico, o aspettare le 15 quando viene servita, calda calda, la mitica “schisciafarniscula”. L’edizione numero 36 della festa regina dell’autunno di Cassolnovo si rinnova domenica 27 ottobre, per l’intera giornata in piazza Campari. Organizza l’associazione Callerio, patrocina il Comune.

L’opportunità di mangiare sotto il tendone, quindi al riparo, si unisce al servizio d’asporto. La polenta viene accompagnata in tanti modi: ciudareu (sono i funghi chiodini), graton d’oca, cinghiale in umido, cotechino, stufato d’asino. E ancora salamelle o salame sotto grasso, l’immancabile baccalà, il gorgonzola, la “rustida” di carne, la trippa. Infine, non sarebbe perdonabile l’assenza delle patatine fritte, di pizze, focacce e dolci autunnali. Le caldarroste, simpaticamente definite “col ripieno” (è solo una metafora), completano il menù. Tutto questo a pranzo.
Alle 15, poi, arriva la “schiscia”, la focaccina fritta condita con sugo e formaggio, leggermente piccante. Chiunque l’abbia assaggiata la definisce deliziosa. La ricetta, conosciuta solo da pochi eletti, con le dosi esatte è il vero segreto: pare semplice, non lo è, e piace a tutti. Leggendo la locandina di presentazione dell’evento, si apprende che mentre si gusta la schiscia (o altro, come le caldarroste) si potrà passeggiare tra stand di artigianato e portare a casa la “borsa della convenienza”. Alimentari misti a prezzo scontato, utili per il pranzo di tutti i giorni. Infine la “schisciombola”, cioè la tombola, con ricchi premi.
Alberto Ascani, presidente della Callerio, aveva spiegato la definizione del “ripieno” per le castagne. «Alcuni, che magari vengono qui per la prima volta si aspettano marroni con dentro chissà cosa. Sono castagne alla brace normalissime. Il ripieno è ironico: come ben sapete, può sempre capitare di trovare all’interno l’ospite indesiderato, il cagnotto...». Si scherza, ovviamente.

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