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Domenica sera
01 Novembre 2024 - 10:24
Trecento anni di chiesa di San Carlo. La festa sarà domenica 3 novembre nell’edificio di culto nel centro di Vigevano. Il programma è di musica sacra, dalle 21, a ingresso libero, con Mauro Banzola che suonerà l’organo Mentasti del 1884. La scaletta vuole come introduzione musicale il “Preludio e fuga in re maggiore” di John Ireland, che precede il saluto del vescovo, monsignor Maurizio Gervasoni. La comunità ortodossa della “Protezione della madre di Dio”, che usa questa chiesa per il proprio culto, officerà il “Te Deum”. L’intermezzo musicale e la conclusione sono sempre di Ireland, rispettivamente “In Mysterium - Pastorale in sol maggiore” e “Toccata in fa maggiore”. Don Cesare Silva, parroco del duomo e storico della Chiesa, racconterà questi 300 anni.
La congregazione dei preti dedicata a San Carlo fu fondata nel 1710, per festeggiare il primo centenario della canonizzazione di san Carlo Borromeo. La approvò l’arcivescovo Giuseppe Archinto. Nel 1724 il canonico Silva posò la prima pietra. Dodici anni dopo è stato finalmente completato l’edificio. La parrocchia è stata poi soppressa nel 1801, era Napoleonica, e adibita ad ospedale militare. In questo periodo vennero rubate tutte le opere d’arte, incluso il coro ligneo. La riapertura al culto è datata 1844, anno a cui risalgono anche i restauri coi dipinti del celebre pittore vigrvanese Giovanni Battista Garberini che li terminò nel 1893, in oltre quarant’anni di lavoro. Il campanile, invece, sarebbe rimasto incompiuto per sempre.
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