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teatro
20 Novembre 2024 - 11:42
Elio De Capitani - Re Lear
Un alto cumulo di macerie contorte, legno e metallo: è un’immagine potente a segnare l’ingresso in scena del vecchio e tormentato Lear che, scendendo dal trono, rinuncia al suo regno per intraprendere un doloroso viaggio alla scoperta di sé. Un re che, nella sensibile interpretazione di Elio De Capitani, è prima ancora uno sconfitto che un folle.
Re Lear non è solo una parabola, è anche un capolavoro di potentissimo teatro: i suoi personaggi, oltre a essere figure esemplari di una moralità medioevale hanno la tridimensionalità della vita. La caduta di Lear nella follia è la descrizione di una progressiva demenza senile e il realismo psicologico con cui viene descritta la reazione di chi con questa demenza deve fare i conti è di una precisione quasi scientifica. L’inadeguatezza delle due sorelle maggiori, la concretezza di Cordelia, l’energia positiva di Kent, il sadismo di Cornwall e la straziante condizione dei due infelici figli di Gloucester. L’uomo è solo con la sua arroganza, la sua crudeltà e il suo dolore. La fragile speranza di una qualche consolazione sta solo nella consapevolezza del male che si è fatto e nell’accettazione del proprio destino.
Martedì 26 novembre sul palco del teatro Cagnoni di Vigevano (inizio spettacolo alle ore 20,45) Elio De Capitani sarà affiancato da Elena Russo Arman (Regan), Elena Ghiaurov (Goneril) e Viola Marietti (Cordelia) nei ruoli delle figlie, Mauro Berardi (Edgar/Borgogna), Mauro Lamantia (il matto), Giuseppe Lanino (Albany), Giancarlo Previati (Gloucester), Alessandro Quattro (Cornwall), Nicola Stravalaci (Oswald/Francia), Umberto Terruso (Kent), Simone Tudda (Edmund).
«Perché Re Lear? Perché tornare a Shakespeare per la nona volta (con i tre diversi allestimenti del Sogno) nei nostri cinquant’anni di storia? Re Lear è una montagna erta, rocciosa e corrusca: dalla sua cima avvolta da nuvole scure arrivano bagliori che illuminano le profondità di noi poveri esseri umani»: Ferdinando Bruni e Francesco Frongia introducono con queste parole la produzione di cui firmano regia, scene e costumi.
Biglietti da 12 a 32 euro, in vendita anche su Vivaticket.
Per prepararsi allo spettacolo, domenica 24 novembre alle ore 17 al ridotto del Cagnoni per “Dialogando. Approfondimenti su”, la prof.ssa Paola Carnevale Schianca parlerà di Re Lear, che andrà in scena martedì 26 novembre. Ci accompagnerà alla scoperta del contesto storico-letterario in cui Shakespeare scrisse questa pièce e darà anche qualche spunto sulle scelte di regia di questa particolare produzione. Interverrà anche la prof. ssa Irene Veneroni che leggerà un passo dalla versione originale, per capire come suonava la lingua di Shakespeare.
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