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Vigevano

Presepi da togliere il fiato. La mostra natalizia con opere e artigiani nuovi

Dal 30 novembre al 12 gennaio in sotterranea, ad ingresso libero

Davide Maniaci

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dade.x@hotmail.it

28 Novembre 2024 - 16:43

Presepi da togliere il fiato. La mostra natalizia con opere e artigiani nuovi

Il diorama, cioè un presepe racchiuso in casse che va osservato guardando da una finestrella. Sarà lui il protagonista assoluto dell’ottava edizione di Presepi in Castello. Una delle mostre più amate in città, parte della rassegna Natale sotto la torre promossa dal Comune, durerà circa un mese e mezzo. Dopo l’inaugurazione di sabato 30 novembre alle 16 nella strada sotterranea del castello di Vigevano, andrà avanti fino al prossimo 12 gennaio.
L’allestimento è, come sempre, a cura del gruppo Pazzi per il Presepe. Entrando nella sotterranea si rimarrà come sempre stupiti sia dalla maestosità di alcune rappresentazioni, lunghe metri, sia dalla maestria dei dettagli. Virginio Moletti è il referente del gruppo. Spiega come «quest’anno si sia cercato di valorizzare gli artisti locali. Esporremo un presepe del vigevanese Luigi Pigola, new entry, appena all’ingresso e anche una sua rappresentazione del mulino di Mora Bassa. Poi un’installazione in ferro battuto del compianto Michele Paladino che rappresenta San Francesco d’Assisi. Infine, 22 diorami totali e scene di luoghi conosciuti. Oltre a Mora Bassa anche la chiesa di Sant’Anna a Cilavegna di Aleardo Pisani, la facciata del castello di Villanova di Cassolnovo e due bassorilievi in terracotta che raffigurano piazza Ducale ad opera di Angelo Penza. Quest’ultimo proporrà anche un presepe in ceramica e una sua poesia sempre a tema “piazza”».
Il diorama, si diceva. Un po’ snobbato nelle precedenti edizioni sia per scelte artistiche sia perché la pandemia imponeva un certo distanziamento, favorito da presepi ampi. Ora torna, prepotente. Oltre al gruppo di vigevanesi e lomellini, tra gli artigiani ci sono anche Gabriele Davini di Lucca (gruppo Kreativa) e gli inossidabili del gruppo di Castel San Pietro Terme, vicino a Bergamo.


Il senso generale della mostra vuole scene classiche della vita di Gesù e raffigurazioni della Natività in stile orientale, con le statuine (al solito) di finissima fattura, vere chicche all’interno di un’esposizione che riesce ogni anno a rinnovarsi.
L’anno scorso sono stati toccati 20 mila visitatori. L’obiettivo è ripetersi. Orari: fino al 15 dicembre apertura solo sabato e festivi dalle 10 alle 19. Poi tutti anche nei giorni feriali dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 19, a ingresso libero. L’allestimento è dedicato al compianto Giancarlo Coldesina, membro del gruppo.

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