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Polizia penitenziaria: in "Agenti" le loro storie a teatro

Venerdì 7 febbraio il secondo spettacolo della rassegna di teatro Partecipato

Annalisa Vella

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annalisa@ievve.com

31 Gennaio 2025 - 19:04

Polizia penitenziaria: in "Agenti" le loro storie a teatro

LO SPETTACOLO

Ottima affluenza di pubblico per "Case Popolar", il primo spettacolo della rassegna di teatro Partecipato che la cooperativa Teatroincontro ha messo in scena al teatro Cagnoni. Intanto si avvicina la data dell’attesissimo “Agenti”, previsto il 7 febbraio (ore 21) sempre al Cagnoni, per il quale sono pervenute già oltre 200 prenotazioni, molte delle quali da Roma. Dopo il debutto lo scorso 30 ottobre al nuovo teatro dell’Università Sapienza di Roma, in molti si sono infatti organizzati per rivederlo qui a Vigevano. Lo spettacolo, scritto e diretto da Mimmo Sorrentino, è interpretato dagli agenti capo coordinatori Giuseppe Gazzitano, Enzo De Stefano, Andrea Natile, Luisa Monte, Cesare Aprile, l’agente scelto Gioacchino Gusciglio e gli agenti Philip Taormina, Maikol Bucci e Francesca Di Lisio. Dopo i turni di lavoro, dal mese di gennaio del 2024, gli agenti si sono ritrovati nel teatro del carcere mettendosi in gioco: per loro non si è trattato solo di imparare le tecniche teatrali, ma di raccontare delle loro esperienze lavorative e le ricadute che hanno sia nella sfera privata che pubblica.

Il risultato di questo loro impegno è uno spettacolo di grande intensità, che coinvolge e fa riflettere. “Agenti” ha ricevuto anche l’encomio da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella attraverso una missiva inviata alla direttrice della casa di reclusione di Vigevano, la dott.ssa Rosalia Marino, dal consulente per gli affari dell’amministrazione della giustizia, prof. Stefano Erbani: «Desidero manifestarvi il sentito apprezzamento del Capo dello Stato per l’impegno profuso dagli agenti di Polizia penitenziaria con l’adesione al progetto “Educarsi alla libertà” finalizzato a rendere solidale il rapporto con i detenuti oltre a raccogliere significative esperienze di quanti sono impegnati a convivere con coloro che sono privati di libertà personale», recita parte della lettera.

“Agenti” racconta il vissuto lavorativo e privato di nove agenti di polizia penitenziaria attraverso le relazioni che essi hanno con alcuni detenuti. Racconta il carcere con le sue razionali contraddizioni. La guardia sul muro di cinta. Le scorte. Le cariche. Le perquisizioni. Le azioni eroiche e meschine. L’amore. In carcere ci sono tutte le sue declinazioni. Le aspettative. La depressione. La consapevolezza della scarsa riconoscenza sociale del proprio lavoro.

Per informazioni e prenotazioni: teatroincontrocoopsoc@gmail.com - whatsapp 351 8589448.

LA MOSTRA

In concomitanza con lo spettacolo “Agenti” in programma il 7 febbraio, la Cooperativa Teatroincontro ha promosso una mostra dal titolo “Dipingere il teatro partecipato, una mostra di Bruno Oliviero” all’auditorium San Dionigi di Vigevano dal 31 gennaio al 9 febbraio. Nella mostra Bruno Oliviero esporrà i dipinti che ha realizzato per gli spettacoli di Mimmo Sorrentino “Il teatro come vita-Elonora Duse” e “Agenti”.

Il sodalizio tra Bruno Olivero e Mimmo Sorrentino è iniziato nel 2016 proprio nella Casa di Reclusione di Vigevano con la realizzazione del docu-film “Cattività”, prodotto da Rai Cinema e trasmesso da Rai Tre in Fuori Orario. All’attività di pittore Bruno Oliviero affianca quella più nota di regista e sceneggiatore cinematografico. Attività che gli è valso il Davide di Donatello nel 2022 per Ariaferma, il Globo d’oro come miglior film e il Premio Flaiano per la sceneggiatura. Il premio Nastro per la legalità con il film “Nato a Casal di Principe”. Il premio al festival del Cinema di Torino con il documentario “Napoli piazza Municipio”. Con “L’intrusa” ha ricevuto una nomination al Festival di Cannes del 2017.

“Bruno, dice Mimmo Sorrentino, ha la straordinaria capacità di vedere nei miei lavori ciò che io ancora non vedo e di restituirlo con una forza pittorica potentissima. Lui trasforma le ombre presenti nei miei lavori nel sangue della luce. Gli sono felicemente grato”.

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