Aurelio Paviato, trucco dopo trucco: lo spettacolo di magia e “mentalismo”

Quando qualcuno dice: «è solamente un trucco!», significa che questa persona si sta perdendo l’aspetto intellettualmente più seducente di quest’arte. Il “mentalismo” non si tratta, ovviamente di un evento sovrannaturale. Non è magia in senso esoterico: accade invece che per qualche attimo viene mostrato il mondo da un altro punto di vista.

Ci sono solo 50 posti per “Il salotto magico” di Aurelio Paviato. Il prestigiatore vigevanese tornerà nella sua città giovedì 20 febbraio alle 20,30 presso la sala dell’800 di palazzo Roncalli. Ingresso da via del Popolo.

Paviato proporrà il repertorio già portato al Magic Castle di Hollywood ed al festival internazionale Hocus-Pokus di Granada. L’ambiente scelto, intimo, permette di presentare un programma di prestigiazione raffinato, originale e coinvolgente. «Prevarranno - spiega - gli effetti di “mentalismo”. Oggi il mentalismo è di moda. In verità non è mai passato di moda: nel corso dei secoli ha solo cambiato nome e con il nome è cambiata la narrazione. È molto diffusa l’idea che la prestigiazione sia uno spettacolo da bambini, cioè infantile. A me sembra invece che quest’arte abbia a che fare con il modo in cui noi percepiamo, comprendiamo e raccontiamo ciò che accade chiamandolo a volte realtà. E questi non mi sembrano argomenti da bambini. Così io vedo, in chiave moderna l’arte della prestigiazione: una performance che ci fa mettere in discussione la realtà». Organizza Divinae20, prenotare al 351.3943442.