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rassegna letteraria

“Il darwinista infedele”, una rilettura di Cesare Lombroso

Il professor Mazzarello venerdì sera sarà ospite a Gambolò

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

06 Marzo 2025 - 17:59

“Il darwinista infedele”, una rilettura di Cesare Lombroso

Nell’ambito della rassegna letteraria “Libri in castello”, domani sera (venerdì 7 marzo) alle ore 21, nel salone Litta del Castello di Gambolò, interverrà il professor Paolo Mazzarello, Ordinario di Storia della Medicina all’Università degli Studi di Pavia. Nel corso dell’incontro – organizzato dall’assessorato alla cultura, con la partecipazione dell’associazione “Il villaggio di Esteban” e dell’Associazione Archeologica Lomellina – verrà presentato il volume “Il darwinista infedele. Lombroso e l’evoluzione” (Hoepli). Laureato in Medicina e specializzato in Neurologia, Mazzarello ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienze Neurologiche; all’Università di Pavia, è presidente anche del Sistema Museale di Ateneo.

Alle pubblicazioni scientifiche, il professor Paolo Mazzarello alterna anche diversi libri più divilgativi, come “Storia avventurosa della medicina”, e romanzi, a partire dal thriller gotico “Il mulino di Leibniz”. Il volume “Il darwinista infedele. Lombroso e l’evoluzione” è invece una rilettura della «visione antropologica di Lombroso, offrendone un’interpretazione suggestiva e originale, che consente anche di gettare nuova luce sulla precoce diffusione in Europa delle teorie darwiniane – si legge nella presentazione del libro – La pubblicazione dell’Origine delle specie di Charles Darwin ebbe un effetto dirompente negli ambienti scientifici europei. Nel 1862 la controversa versione francese dell’opera, venata di prospettive lamarckiane introdotte dalla traduttrice, l’anticonformista Clémence Royer, giunse nelle mani di un giovane Cesare Lombroso, medico militare in procinto di partecipare alla spedizione per la repressione del banditismo in Calabria. A contatto con un mondo aspro e selvaggio, lo scienziato fu tra i primi – se non il primo – ad applicare concretamente in Italia la teoria di Darwin allo studio della natura. Diventato docente a Pavia e poi a Torino, Lombroso non smise mai di utilizzare l’evoluzione come strumento cognitivo. Da una sorgente lontana scaturivano le gerarchie razziali, le popolazioni, i comportamenti abnormi e criminali, l’inferiorità mentale della donna».

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